Matteo Salvini “indagato per la Open Arms”. Due mesi dopo, l’agguato: lo fregano in Parlamento?

Due mesi dopo, Matteo Salvini è indagato per sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio dalla Procura di Agrigento per il caso Open Arms. È quanto riporta Repubblica, ricordando come lo scorso 20 agosto il procuratore Patronaggio decise di intervenire ordinando lo sbarco dei 164 migranti a bordo della nave della ong, bloccati per 20 giorni a mezzo miglio da Lampedusa “in condizioni estreme”, come riferivano gli inquirenti.  

“Il fascicolo – scrive il quotidiano diretto da Carlo Verdelli – è arrivato ieri sul tavolo del procuratore capo Franco Lo Voi che entro quindici giorni dovrà decidere se confermare le ipotesi di reato, riformularle o chiedere l’archiviazione”. Come per il caso Diciotti, sarà il Parlamento a decidere se negare l’autorizzazione a procedere o concederla. Nel primo caso il voto del M5s sommato a quello del centrodestra blindò l’allora ministro degli Interni ma come noto oggi la situazione politica è drasticamente ribaltata. “Il materiale probatorio a carico di Salvini che costrinse l’intera catena di comando del Viminale a negare l’approdo alla Open Arms, è considerevole”, nota Repubblica, quasi auspicando il voto favorevole del Parlamento. “Altro processo per aver difeso i confini, la sicurezza, l’onore dell’Italia? – è il commento di Salvini – Per me è una medaglia! Rifarei e rifarò tutto”.

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