Matteo Renzi e Matteo Salvini, patto segreto: obiettivo, evitare Romano Prodi al Quirinale

Matteo Renzi avrebbe cambiato idea. Ora l’idea di un ritorno alle urne in tempi brevi gli andrebbe benissimo. In primis per la crisi che si sta vivendo all’interno dell’esecutivo giallorosso e che andrà a rafforzare il consenso del centrodestra. Ma la seconda motivazione è che se su va a votare dopo il via libera alla manovra, il taglio dei parlamentari sarebbe congelato. Una soluzione che consentirebbe al suo partito Italia Viva di contenere la perdita dei suoi eletti. Peraltro, con l’attuale composizione numerica del Parlamento, Iv, se superasse la soglia di sbarramento del 3 per cento conserverebbe buona parte dei parlamentari uscenti.

La terza e non meno importante ragione è l’elezione del presidente della Repubblica. Rivela il Giornale in un retroscena che il ragionamento di Renzi è questo: se l’alleanza Pd-M5s-Leu reggesse toccherebbe a Luigi Di Maio e a Nicola Zingaretti trovare la quadra per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale. E i candidati al momento sul tavolo lo terrorizzano: Romano Prodi, Walter Veltroni o Mattarella bis. Ma soprattutto Prodi, che è anche molto apprezzato da Beppe Grillo e dai Cinque stelle.

Prodi al Colle sarebbe una sconfitta troppo dura per l’ex premier quindi Renzi sta pensando concretamente di stringere un patto con Matteo Salvini: una sorta di scambio tra elezioni anticipate e presidente della Repubblica condiviso. Un piano che Renzi avrebbe già confidato ai suoi fedelissimi: “Per noi è meglio un leghista moderato (Giancarlo Giorgetti) che Romano Prodi o Walter Veltroni al Colle”. Insomma, pur di evitare di trovarsi Prodi presidente della Repubblica Renzi concederebbe la vittoria al centrodestra, spianando la strada a Salvini per Palazzo Chigi. Il suo sogno è Mario Draghi ma andrebbe benissimo anche Giorgetti.

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