Quanto abbiamo risparmiato per l’accoglienza dei migranti

Meno sbarchi, meno costi. Sul fronte dell’accoglienza dei migranti, quest’anno verranno risparmiati 400 milioni di euro.

Sono stime contenute nel dossier “Un anno al Viminale di Matteo Salvini”. La previsione di risparmio per il 2010 è invece di 550 milioni e di 650 milioni annui a decorrere dal 2021.

“Tale significativo risultato – spiega il documento – è stato ottenuto a seguito della diminuzione di stranieri presenti nel sistema di accoglienza per l’effetto della diminuzione degli sbarchi (-87,2% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente)” e “dell’abbattimento dell’arretrato in materia di istanze di protezione internazionale (68.007 istanze pendenti al 10 maggio 2019, a fronte delle 135.337 istanze pendenti all’1 giugno 2018 pari a -49,75%)”.

Tra i provvedimenti adottati vengono ricordati la direttiva del 4 luglio 2018 per la riduzione dei tempi per l’esame delle istanze di asilo, ai quali è strettamente collegata la durata della permanenza nei centri di accoglienza; la direttiva del 23 luglio 2018 in materia dirazionalizzazione dei servizi di accoglienza, con la previsione di una differenziazione di servizi offerti in relazione alle fasi dell’accoglienza dei migranti.

Da ricordare anche il decreto del ministro dell’Interno del 20 novembre 2018 con cui è stato approvato il nuovo schema di capitolato di appalto per la fornitura di beni e servizi relativi alla gestione e al funzionamento dei centri di accoglienza, con un risparmio di spesa da euro 35 a un costo medio giornaliero di euro 21,35 per le unità abitative con capienza massima di 50 posti, di euro 26,35 per i centri collettivi con capienza fino a 50 posti e di euro 25,25 per i centri collettivi con capienza da 50 a 300 posti”

il giornale.it

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