Fi, l’addio di Elisabetta Gardini: “Lascio il partito, non mi ci riconosco più”

Ritorni e addii. Per una Irene Pivetti che torna alla politica – e lo fa con Forza Italia – c’è una Elisabetta Gardini che invece dice basta. E si separa proprio dal partito del Cavaliere. “Naturalmente è una decisione dolorosa – dice – che ho preso dopo una lunga riflessione e dopo aver constatato che le scelte politiche del partito non sono più quelle che mi avevano spinto ad aderire, a diventare parlamentare europeo e ad accettare di esserne il capo delegazione a Strasburgo. Ringrazio il Presidente Berlusconi, ma l’azione politica non poggia sulla mozione degli affetti”.

Accusa il partito di essere distante dalla base: “Assolutamente impossibile portare un contributo. Non esiste un luogo di confronto. Buttiamo a mare il lavoro di militanti, giovani, amministratori locali, sindaci…. Di tutte le persone che potrebbero riallacciare i legami con i nostri territori. Tutto questo ha portato Forza Italia lontano dalla sua missione. Non c’è più coerenza tra la ragione sociale per cui è nata e quello che è diventata”.

Poi parla di Berlusconi. “A lui continuano a raccontare un partito che non c’è e questo impedisce a Forza Italia di correggere quegli errori che l’hanno portata distante dalla sua base e dai suoi elettori. Chi oggi decide le sorti del partito semplicemente vuole che le cose continuino così. E la volontà di pochi impone questa agonia senza fine ai più. Un’agonia che il presidente Berlusconi non merita davvero per quello che rappresenta per la storia politica di questo Paese”.

Fi, l'addio di Elisabetta Gardini: "Lascio il partito, non mi ci riconosco più"

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Un matrimonio che finisce dopo 25 anni. Elisabetta Gardini infatti era scesa in politica nel 1994 con il Patto Segni ma non era stata eletta e qualche mese dopo era passata proprio al partito di Berlusconi. Da allora è stata sempre eletta: prima in Consiglio regionale in Veneto, poi alle Politiche, nel 2008 alle Europee. E chissà se la sua storia politica finirà davvero con l’addio di oggi. 

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