“Così si spara agli oppositori” Così il ministro di Macron fa lezione di democrazia ai bambini

“Come ferire e far male agli oppositori di Emmanuel Macron, senza ucciderli”. La lezione-scandalo di Christophe Castaner, ministro degli Interni francese, ai bambini del programma Au Tableau (corrispettivo transalpino di Alla lavagna, su Canal 8) potrebbe avere più o meno questo titolo.

In Francia è rivolta per la clamorosa uscita di Castaner, che spiega ai giovanissimi interlocutori cosa è permesso e cosa proibito fare alla Gendarmerie per arginare i moti di protesta dei Gilet gialli. Penna alla mano, davanti allo schermo che replica il corpo umano, il ministro indica le parti in cui i poliziotti possono indirizzare i proiettili di gomma LBD. “Devono assolutamente evitare la testa”, ha assicurato. Peccato che nel solo mese di gennaio si siano contati tra i manifestanti in piazza 40 feriti gravi, di cui 12 hanno perso un occhio. “Sono stati incidenti, c’è una polizia che controlla la polizia e indaga”, ha assicurato di fronte ai bambini sgomenti. “Se si toglie alla polizia l’uso dei proiettili di gomma – ha concluso tagliando ogni possibile contestazione di chi aveva di fronte – ci saranno scontri anche peggiori. Sono un’arma potente ma creata per impedire a qualcuno di essere violento con la polizia”. La lezione (di regime) è conclusa. Una domanda manca all’appello: ma i “fascisti” non c’erano solo in Italia?

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