Questo VIDEO Inchiesta fa il giro del WEB, Italiani costretti a vivere per strada e Immigrati in Villa con Piscina…

Trattati sempre meglio.
Mentre gli italiani vivono al gelo, loro se la spassano in piscina?

Ai richiedenti asilo non basta più neppure l’allenatore personale di atletica leggera. Altro che smartphone, wifi, pay tv per seguire la Coppa d’Africa, cuscus al posto della pasta e altre preteste che negli ultimi anni in Italia sono state la miccia delle rivolte di migliaia di profughi, veri o presunti. Ora per evitare le proteste degli immigrati africani non è sufficiente neanche che i responsabili del centro d’accoglienza di turno gli mettano a disposizione un tecnico di salto in alto. Anzi è proprio chi beneficia di questi privilegi che guida le ribellioni.

Non ci credete? Omar è un ragazzone di 25 anni, viene dal Senegal, e da qualche mese è alloggiato all’ostello della gioventù di Verona «Villa Francescatti» assieme ad altri 90 richiedenti asilo provenienti da ogni angolo del Continente Nero, 54 dei quali soggiornano nell’adiacente struttura dell’ex convento di suore di Santa Chiara. In patria, Omar, era un campione di salto in alto. Ha ottenuto riconoscimenti e onori. La voglia di Europa però l’ha convinto ad abbandonare tutto e a partire su un barcone alla volta della Sicilia, da dove è stato poi trasferito a Verona.

Appena messo piede all’ostello, uno stupendo complesso cinquecentesco di proprietà della Diocesi e gestito dal Centro Cooperazione Giovanile Internazionale – nelle stanze ci sono affreschi e incisioni – ha chiesto e ottenuto un preparatore per continuare ad allenarsi. Sennonché proprio lui da qualche giorno è uno dei capi dei disordini che stanno facendo vivere nella paura non solo i 22 dipendenti della struttura, ma un intero quartiere, San Giovanni in Valle, uno degli angoli più suggestivi di Verona, a due passi dal Teatro Romano e a 20 minuti scarsi a piedi dall’Arena.

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