Freddo a scuola: 1000 studenti in piazza nell’Imperiese

“Scuola decadente, futuro inesistente”; e poi: “Ministero della Distruzione”, “Chi taglia le scuole cancella il futuro” e ancora “Vogliamo una scuola con i fiocchi”.

Sono alcuni degli slogan mostrati stamani, a Imperia, nel corso di una manifestazione studentesca, che ha richiamato oltre settecento ragazzi degli istituti scolastici superiori di tutta la provincia.

Altri trecento alunni del Liceo Scientifico Aprosio di Ventimiglia hanno preferito manifestare autonomamente, fuori dal proprio istituto, per motivi di praticità legati all’impossibilità di raggiungere per tempo i compagni di Imperia.

La protesta è montata alcuni giorni fa, quando al rientro dalle festività natalizie, gli alunni si sono trovati con le aule “ghiacciate”, costretti a seguire le lezioni con sciarpa, guanti e cappotto. Un disservizio che ha riguardato, in particolare il Liceo Artistico di Imperia.

Ma non è tutto. Gli alunni non manifestano soltanto per una scuola più calda, ma anche più sicura. Per questo motivo hanno deciso di scendere in piazza, raggiungendo in corteo gli uffici della Provincia di Imperia, dove hanno chiesto di parlare con il Presidente, Fabio Natta.

”La nostra protesta parte dei banchi di scuola – afferma Gioele Corigliano, uno dei rappresentanti degli studenti -. In particolare dal malfunzionamento del riscaldamento scolastico e da ciò che vediamo tutti, ogni giorno, quando entriamo nei nostri istituti, con le strutture che cadono a pezzi”.

Aggiunge: “Il riscaldamento pensiamo che debba funzionare, a prescindere dagli scioperi, perché in un Paese civile come il nostro, i servizi scolastici dovrebbero essere i migliori. Protestiamo pure contro i 130 milioni di euro tagliati dalla legge di bilancio, approvata tramite fiducia, prima del Capodanno. Ricordiamo che siamo il penultimo Paese in Europa a investire nell’istruzione pubblica”.

Per quanto riguarda Ventimiglia, gli studenti si sono diretti in corteo verso piazza del Comune e alla stazione ferroviaria, per poi tornare nel piazzale della scuola, in via Tacito, dove la manifestazione si è sciolta.

il giornale.it


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