Salvini ora punta all’alleanza con Trump. Ecco il nuovo piano del ministro che passa per gli Usa.

L’alleanza tra Italia e Stati Uniti passa per Matteo Salvini. Roma e Washington hanno interessi strategici comuni, ma hanno soprattutto visioni molto simili su alcuni punti essenziali.

In queste ore, negli Stati Uniti c’è il sottosegretario agli Esteri Guglielmo Picchi. È lui l’uomo che sta preparando il terreno all’arrivo di Matteo Salvini in territorio americano, molto probabilmente in occasione della Cpac, la Conservative Political Action Conference del 2019.

L’evento, che rappresenta la conferenza annuale dei conservatori americani, potrebbe vedere la partecipazione di Trump. Ed è proprio in quest’occasione che potrebbe consumarsi l’incontro fra il presidente americano e il leader della Lega.

Come scrive Il Tempo, l’agenda del sottosegretario Picchi appare densa di incontri molto importanti. “Cena con Giuliani. Incontro con Tessler, del Dipartimento di Stato che si occupa delle politiche verso l’Iran. Cena con i donatori dei Repubblicani.

Incontro al Pentagono sul tema della difesa. Vertice con il senatore repubblicano Wicker. E ancora con l’Heritage, l’Atlantic Council e il Center For New American Security.

Incontri importanti dunque, che dimostrano come Salvini voglia rafforzare l’asse con gli Stati Uniti. La conferma di quest’asse arriva direttamente da Picchi.

Difatti, il sottosegretario ha detto: “La Lega al governo ha sempre dimostrato il suo atlantismo, pur coniugato con un atteggiamento assertivo a tutela degli interessi nazionali italiani presso tutte le sedi e alleanze”. Un’alleanza che ha due declinazioni per la nostra strategia: l’Unione europea e la Russia.

Poi aggiunge: “con Trump c’è una profonda sintonia nella visione del mondo e siamo convinti che l’Italia possa sostituire, in seno all’Ue, l’uscente Gran Bretagna come miglior amico dell’America”.

Una frase particolarmente importante che indica come l’Italia voglia trasformarsi nel miglior alleato di Washington, creando una vera e propria special relationship nel Mediterraneo.

Poi Picchi conclude che l’asse con Washington “non è in contraddizione col modo in cui guardiamo alla Russia: la Guerra Fredda è finita, e comunque anche allora diversi atlanticissimi governi Dc cercarono di promuovere buoni rapporti con Mosca. Siamo convinti che il futuro riservi la definitiva distensione tra Usa e Russia e l’unità dell’Occidente di fronte alle grandi sfide mondiali.

Nel frattempo l’Italia farà il possibile per mantenere vivo lo spirito di Pratica di Mare, malgrado le tante turbolenze di questi anni”.

L’Italia potrebbe trasformarsi in un ponte perfetto fra Mosca e Washington. E sembra essere questo il vero obiettivo di Salvini. Voi cosa ne pensate?

Fonte: Il Giornale

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