Continua la stretta sui migranti. Salvini: “Con me aumentati i rimpatri”

centri di accoglienza e le prefetture italiane cominciano a fare i conti con il decreto Salvini e le nuove norme sull’immigrazione.

Chiaro che la stretta voluta dal Viminale costringerà il sistema a rimodellarsi in base alle nuove esigenze.

Secondo quanto scrive Repubblica, negli ultimi due mesi qualcosa come 10mia migranti sono usciti dal circuito dell’accoglienza, 26mila da quando Salvini è al governo. Il ministro dell’Interno assicura che non si tratta della conseguenza diretta delle sue norme, visto che è entrata in vigore da poco e che anche nelle condizioni precedenti alcuni immigrati uscivano dal circuito dell’accoglienza. Secondo Repubblica sarebbe però in arrivo una circolare diretta ai prefetti per “rallentare” l’allontanamento da Cas e Cara dei titolari di protezione umanitaria che ora non potranno più andare negli Sprar.

Infatti ora il passaggio agli Sprar avverrà solo se il migrante sarà dichiarato “rifugiato” o è titolare di protezione internazionale (diversamente che in passato). Gli altri, quando arriverà il momento di uscire dal circuito dell’accoglenza, dovranno camminare con le loro gambe. Va detto che i dinieghi stanno aumentando: segli ultimi due mesi sono stati 12.500 (a novembre è stato l’80% di quelli che hanno fatto richiesta di asilo). Senza contare che, sempre per volere del Viminale, si sono ridotti al lumicino i permessi di soggiorno per protezione umanitaria concessi nell’ultimo mese (in passato si arrivava anche oltre il 20%, ora siamo attorno al 5%).

Ieri il ministro dell’Interno ha fatto sapere che da quando è al Viminale i voli per i rimpatri sono aumentati: al primo gennaio al 31 maggio 2018 sono stati 2.833, mentre dal primo giugno al 9 dicembre 2018 sono saliti a 3.626 (+28%). “Spiace che l’opposizione e qualche giornalista fazioso e disinformato falsifichino perfino i numeri e la realtà”, ha detto il leghista

il giornale.it

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