Italiani occupano le case dei migranti: siamo trattati peggio dei cani. Scoppia il caos.

In occasione delle ultime polemiche sollevate dagli italiani circa l’immigrazione, è tornato alla ribalta un episodio che suscitò molto clamore.

A Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, scoppiò una verra guerra tra poveri. Dodici famiglie italiane, infatti, decisero di cambiare la propria condizione, provando ad occupare degli alloggi che sarebbero stati destinati agli immigrati.

Le unità abitative, nonostante non fossero ancora abitabili a causa di uno stop di un’interdittiva antimafia, sarebbero state fondamentali per le famiglie senza una casa e, per lo più, senza lavoro.

Il progetto, per cui è stato investito un milione e mezzo di euro, avrebbe previsto la costruzione di un centro di formazione al lavoro per migranti, con 60 posti letto.

I cittadini di Rosarno si sono sentiti completamente abbandonati dal proprio Comune e dal proprio governo, ed è per questa ragione che decisero di occupare lo stabile.

Non sono mancate le accuse con le lacrime agli occhi delle stesse famiglie: “Tutti aiutano gli immigrati, a noi non pensa più nessuno. Siamo più abbandonati degli ultimi della terra. Hanno più rispetto per i cani che per noi cristiani”. Dice la signora Maria, con quattro figli malati.

Nonostante la notizia sia datata, il popolo del web l’ha fatta tornare sotto i riflettori per il contenuto, a loro avviso, molto attuale.

Fonte: Il Giornale

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