Di Maio: ‘Reggetevi forte: si parte! Iniziano gli investimenti sul futuro dell’Italia’

Luigi-Di-Maio

“Reggetevi forte: si parte! Iniziano gli investimenti sul futuro dell’Italia, a partire dalle imprese”.

Lo scrive Luigi Di Maio su Facebook.

“Da oggi” fa sapere il vicepremier “mettiamo a disposizione 200 miliardi in tre anni di investimenti pubblici per imprese, infrastrutture, territori e sviluppo. In particolare per l’innovazione e la crescita delle imprese con un piano straordinario per le esportazioni”.

“Diamo alle piccole e medie imprese un’attenzione che prima non avevano mai ricevuto:” sottolinea “finalmente ci sono le risorse per il loro sviluppo. Da oggi iniziamo seriamente ad investire sul futuro del nostro Paese. L’11 dicembre all’apertura del tavolo permanente con le PMI parleremo anche di questo. Lo avevamo promesso, lo stiamo facendo”.

Il leader 5Stelle ha allegato al post pubblicato sul social network lo screenshot di un articolo dell’ANSA che rilancia un comunicato di Cassa Depositi e Prestiti in cui si legge:

«Il gruppo Cassa depositi e prestiti vara il nuovo piano industriale 2019-2021 mettendo in campo “200 miliardi in tre anni a supporto di imprese, infrastrutture e territorio”. Mobiliterà, spiega, “oltre 110 miliardi di risorse proprie per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del Paese, attivando oltre 90 miliardi di risorse aggiuntive da investitori privati e altre istituzioni territoriali, nazionali e sovranazionali”. Per l’Ad, Fabrizio Palermo, “sancisce l’avvio di una nuova fase”, e “con un impegno senza precedenti”».

«Sono “quattro le principali linee di intervento del Gruppo”, spiega Cdp, dopo la riunione del consiglio di amministrazione che ha approvato oggi il nuovo piano industriale» prosegue il comunicato «L’obiettivo “è di attivare complessivamente 203 miliardi” nei tre anni: “+32%” rispetto al triennio precedente. Sul fronte delle imprese: “83 miliardi di euro per sostenere le imprese con un’offerta integrata, vicina alle loro esigenze e focalizzata su innovazione, crescita ed export; anche attraverso un canale fisico rafforzato ed un canale digitale”. Cdp punta ad ampliare la platea di aziende sostenute “con un target di 60mila imprese nell’arco di piano” e “con interventi più incisivi nel venture capital anche mediante una sgr dedicata e fondi epr incubatori ed acceleratori».

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