Moncalieri ha fatto scuola: anche sindaco di Udine pensa ai cartelli anti-burqa e anti-niqab negli uffici pubblici

UDINE. Anche Pietro Fontanini pensa ai cartelli anti-niqab e anti-burqa nei luoghi pubblici. Il caso di Monfalcone, dove il sindaco Anna Cisint ha deciso di affiggere i divieti con la scritta «Per ragioni di sicurezza è vietato l’ingresso con volto coperto», in tutte le sedi comunali, è piaciuta al primo cittadino del capoluogo del Friuli.

«Ha fatto bene – commenta ilprimo cittadino –: bisogna garantire la massima sicurezza ai cittadini ed entrare a volto coperto negli edifici non lo è. Ha perfettamente ragione – aggiunge –, la copierò». La legge alla quale si appiglia l’iniziativa monfalconese è la 152 del 1975, emanata per aumentare i controlli nel periodo degli anni di piombo contro il terrorismo, e il cartello esposto davanti alle sedi di proprietà del Comune, a partire dall’anagrafe, non fa altro che inasprire la misura, obbligando le persone già all’ingresso dell’edificio a scoprire il volto.

Il divieto, previsto dal regolamento di Polizia locale, è stato ufficializzato l’altro ieri e bandisce caschi, veli e passamontagna. Nel caso in cui il velo non venga levato, il funzionario chiede nuovamente la rimozione e se non ascoltato ha la facoltà di appellarsi alle forze di polizia, mentre nel caso in cui l’individuo si rifiuti scatta il fermo indicativo, con trasferimento al comando per 12 estendibile a 24 ore. Per chi violerà la disposizione le multe oscillano tra i 50 e 300 euro.

Queste le misure adottate e che Fontanini non esclude di voler estendere anche a Udine. Nessuna questione di religione, ma la sicurezza dei cittadini al primo posto: «La sicurezza è una cosa, la cultura un’altra – precisa il sindaco –. Viviamo in un mondo nel quale fanatici minacciano di ucciderci e anche se in questi mesi non sono accaduti episodi cruenti, lo stato di allerta non va mai abbandonato».

Insomma per il sindaco la priorità è tutelare i cittadini, mentre «prevenire è un dovere, mettendo in atto tutte le azioni che possono evitare spiacevoli episodi», sono ancora le sue parole, «e la religione non c’entra assolutamente nulla, si tratta di proteggere l’incolumità delle persone»

Già nei prossimi giorni Fontanini approfondirà la proposta avanzata dall’amministrazione comunale di Monfalcone e la sottoporrà alla giunta. «Mi studierò nel dettaglio

la misura – ha chiarito –, com’è stata concepita nei diversi punti e perché no, dopo averne discusso adeguatamente, potremo adottarla anche a Udine per rafforzare il modello di sicurezza: se considerata utile, non ci tireremo indietro dall’adottare anche questa misura di prevenzione»

con fonte Il Messaggero Veneto

 

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