“I militari non possono non essere sovranisti”: difendiamo i confini, difendiamo l’Italia. Strategia bomba.

Marco Bertolini è il generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano, ufficiale paracadutista, che ha concluso il servizio attivo due anni fa alla guida del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa.

Da quest’ultimo dipendono tutte le operazioni delle Forze Armate in Italia e all’estero.

Le dichiarazioni rilasciate sul quotidiano online InTerris sono molto interessanti e riguardano la sovranità e la difesa dei confini nazionali.

“La difesa dei confini è essenziale. Ma va intesa come difesa di ciò che siamo, perché i confini non sono un mero aspetto territoriale. Esistono confini fondamentali di carattere culturale, spirituale, storico, linguistico. Se riducessimo tutto alla difesa di un pezzo di terra, allora svuoteremmo di significato il contenuto di una patria, avallando così il concetto di Ius soli che mira invece a svilire l’identità nazionale. Difendiamo dunque un territorio, ma soprattutto l’italianità. E oggi, nel contesto storico che viviamo, difendere i propri confini significa estendere le proprie azioni anche lontano da casa: bisogna saper difendere gli interessi nazionali all’estero, ad esempio in Africa, dove negli anni sono avvenuti episodi che hanno leso i nostri interessi. […]

E aggiunge: “Ricordo che noi siamo al centro del Mediterraneo, che oggi è l’area di maggiore turbolenza del globo, dove si affacciano tutte le potenze mondiali: questa posizione ci impone di essere forti, ed essere forti senza avere una sovranità militare e monetaria è impossibile.”

L’ex comandante del Coi ha le idee chiare a riguardo:

“I militari non possono non essere sovranisti”.

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Fonte: IlPopulista

 

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