Massimo Cacciari demolisce il Pd: “Il nuovo segretario? Verrà fuori da un pasticcio”

Massimo Cacciari torna a bocciare causticamente il Partito Democratico e le primarie che eleggeranno il nuovo segretario dem.

Il filosofo, infatti, spara a zero sullo stato di salute del partito e sulla consultazione fissata a gennaio 2019: “Si sono incartati bellamente così il segretario alla fine verrà fuori da un pasticcio, da un compromesso a livello di direzione”. Nel quale a farla da padrone – dice – saranno le solite correnti interne al Pd: “È ovvio perché, non essendoci nessuno e non avendo stabilito neanche la regola per cui devono competere due, è evidente che si arriverà probabilmente a una situazione di stallo, che verrà risolta a livello di compromesso tra capibastone. Capi di niente perché, com’è noto, se si toglie Zingaretti, tutti gli altri, cosiddetti dirigenti del Partito democratico, sono stati fottuti elettoralmente perfino in famiglia”.

Le sue parole sono arrivate, come riporta Libero, in occasione della presentazione a Milano del nuovo libro di Achille Occhetto. L’ex sindaco di Venezia fa sapere che, comunque, l’anno prossimo andrà a votare, ma non indica la sua preferenza.

E sul favorito alla segreteria Nicola Zingaretti dice: “È l’unico che ha sempre detto la sua, che si è sempre schierato in modo chiaro e netto contro la direzione di Renzi, che ha vinto dove è stato candidato e, quindi, penso che sarebbe stato saggio per tutti quelli che affermavano di volere una linea di discontinuità rispetto a Renzi appoggiare Zingaretti Zingaretti non è stato in grado nemmeno lui di cambiare la rotta e la linea di questo partito mai nato”.

il giornale.it

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