Ecco la verità che nessuno ha detto. Bocciatura Ue sulla manovra? Sì, ma per colpa del governo Renzi-Gentiloni.

Ormai le parole di Jean Claude Juncker sono musica già sentita: “L’Italia è il Paese che più di tutti ha beneficiato della flessibilità”.

E per questo non ne non può avere un’altra come previsto dal governo gialloverde. Il fatto è che di quella “flessibilità” non ne ha beneficiato l’attuale governo italiano. Ma quelli precedenti, tradotto: Renzi e Gentinoli.

Juncker ha affermato: “Siamo stati molto gentili con l’Italia”Nel 2016, infatti, Bruxelles decise di non calcare troppo la mano con Roma sul controllo dei conti.

Erano i tempi del referendum costituzionale voluto da Renzi e sostenuto da Bruxelles. Andò male, ma la flessibilità rimase. Anzi: raddoppiò. Perché l’anno successivo (con Gentiloni a Palazzo Chigi) non calcò la mano visto l’avvicinarsi delle elezioni politiche.

Il risultato finale è che il Pd ha perso entrambe le battaglie elettorali e i conti dell’Italia sono peggiorati. Secondo quanto scrive La Stampa nell’ultima riunione, i Commissari Ue avrebbero messo nero su bianco l’errore di aver “abusato” della flessibilità “per esempio quando si è trattato di stabilizzare una situazione politica”.

Ma c’è un dato che i sinistri non vogliono far venire allo scoperto. Ma è chiaro e lo afferma la Commissione nel rapporto stilato sul debito: “L’Italia non ha rispettato il parametro per la riduzione del debito né nel 2016 (scostamento del 5,9% del Pil) né nel 2017 (scostamento del 5,1% del Pil)”.

In due parole? Eredità di Renzi e Gentiloni. Ecco.

Fonte: Il Giornale

 

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