Il sindaco di Milano Sala a processo per falso, ma i media censurano tutto

 

Abbiamo visto per 2 anni la stampa gettare fango sui sindaci 5 stelle, dalla Raggi all’Appendino, passando per Nogarin a Patrizio Cinque. Ogni giorno fango gratuito, con l’arroganza di sicure condanne o patteggiamenti. Ieri il sindaco di Roma, la più bersagliata dagli scribacchini, è stata assolta definitivamente dall’accusa di falso. Stessa accusa che i PM di Milano hanno lanciato al sindaco PD Giuseppe Sala. Non lo sapevate? Non sapevate nessuno che Sala andrà a Processo per le stesse accuse rivolte alla Raggi? Avete ragione. I tg hanno volutamente censurato la notizia. Ve lo raccontiamo noi in breve;

LA VICENDA
Oggi la posizione di Sala per il reato di falso materiale e ideologico, per la presunta retrodatazione di due verbali della commissione giudicatrice del maxi appalto, è stata riunita al filone a carico del coimputato per falso Paris, dell’ex dg dell’ azienda Infrastrutture lombarde spa (Ilspa) Antonio Rognoni e dell’ex presidente della Mantovani spa Piergiorgio Baita, entrambi accusati di turbativa d’asta. Due dei componenti del collegio di giudici, però, passeranno ad altre sezioni e la stessa decima penale è oberata di procedimenti e per questo si è reso necessario un rinvio di oltre tre mesi per l’inizio vero del processo con la fase delle questioni preliminari (l’avvocato Salvatore Scuto, difensore di Sala, ha già preannunciato che le porrà) e dell’ammissione delle prove.

Sono parti civili nel processo la Mantovani spa e Ilspa, mentre Expo era presente in udienza con un legale solo come persona offesa. Il filone principale per corruzione e turbativa d’asta, invece, a carico di cinque imputati, tra cui la Mantovani e il consorzio Coveco, è stato trasmesso a Como nelle scorse settimane con processo fissato per l’11 ottobre. Intanto, il gup Giovanna Campanile lo scorso 29 marzo ha prosciolto Sala e Paris dall’abuso d’ufficio che riguardava l’affidamento diretto, senza gara, alla Mantovani spa per la fornitura di 6mila alberi per arredare il sito espositivo. I sostituti pg Vincenzo Calia e Massimo Gaballo, però, hanno tempo fino all’inizio della prossima settimana per depositare il ricorso alla Corte d’Appello (non più in Cassazione, dopo una recente riforma) contro la decisione del gup. Tra l’altro, se i giudici d’appello decidessero di mandare a giudizio Sala anche per l’altra imputazione, anche questa posizione potrebbe essere riunita al processo principale, dato il rinvio lungo a fine settembre.

 

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