Condono, Savona: ‘Perché non dovremmo farlo? È una redistribuzione del reddito dai ricchi ai poveri’

“Perché non lo dovremmo fare noi? È una redistribuzione del reddito dai ricchi ai poveri.”

Lo ha detto il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, in un’intervista per Sky tg24, in cui ha commentato il condono fiscale, previsto dalla manovra che, ha assicurato, verrà inviata identica a Bruxelles.

“Io sostengo la tesi che se riusciamo a far partire dell’1 o 2 per cento gli investimenti nel biennio, e del 3 per cento nel triennio, sicuramente molti dei problemi vengono meno perché avremmo un gettito tributario che finanzia le spese correnti. Il problema è che oggi addirittura scommettono sul fatto che noi gli investimenti non li sapremmo fare” ha spiegato l’economista.

“La vera scommessa – ha affermato il ministro in merito alla manovra – è che l’Italia, dopo aver fatto una serie di leggi che vincolano gli investimenti, deve uscire da questa situazione, la manovra presentata contiene un impegno politico in questo senso. Noi stiamo vivendo al di sotto delle risorse e per gli investimenti ci sono più risorse di quanto scritto nella manovra”.

“Non si può capire la manovra che ha fatto il governo italiano senza il documento che io ho preparato. Sono complementari”, ha risposto Savona ad una domanda sulle reazioni di Bruxelles al documento inviato dal professore per una nuova governance europea.

“Ho ricevuto già alcune risposte ma ovviamente su temi così importanti i tempi sono più lunghi e gli argomenti più delicati” ha dichiarato Savona.

“Calmierare lo spread è compito della Banca centrale” ha poi sottolineato il ministro Paolo Savona.

 

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