Spread, Travaglio: ‘Lo dobbiamo mettere in conto più a Moscovici che alla manovra del governo’

Marco Travaglio, intervenendo a Otto e Mezzo su La7, ha commentato la questione del rialzo dello spread:

“Sta succedendo una cosa curiosa: questa mattina nonostante tutte le profezie di sventura la riapertura dei mercati aveva fatto segnalare una sostanziale bonaccia. Dopo il tonfo di venerdì c’era stato addirittura un rimbalzo verso l’alto, fisiologico. Ma non c’era stato quel disastro che tutti prevedevano e molti auspicavano. Poi alle 3 ha parlato il commissario europeo Moscovici, che da diverso tempo si sta specializzando nel perdere le occasioni di stare zitto”.

“È sempre stata buona usanza da parte della Commissione europea – ha proseguito – commentare le manovre finanziarie dopo averle lette. Voi sapete che è stata semplicemente varata una previsione di deficit ma non è stato varato un testo. E quindi fino all’altro giorno sembrava che la commissione fosse orientata a fare come aveva sempre fatto, cioè a giudicare il testo dopo averlo letto. Il testo non possono averlo letto perché non è ancora stato scritto né consegnato. È in fase di compilazione in queste ore, tant’è che Tria è tornato in Italia per quello, per assistere i suoi tecnici nella compilazione”.

“E Moscovici – ha affermato il giornalista – ha cominciato a dire delle cose molto dure e molto nette, immediatamente dopo c’è stato un balzo in avanti dello spread e un andamento borsistico molto negativo”.

“Come al solito – ha commentato – i cosiddetti populisti vengono aiutati nelle loro visioni complottistiche da questi tecnocrati europei che sembrano fare apposta a dare argomenti a chi sostiene che c’è qualcuno che sta remando contro l’Italia”.

“Io non so – ha proseguito – per quale motivo Moscovici abbia deciso di far alzare lo spread con quella incauta dichiarazione. C’è anche chi ricorda che questo signore si sta per candidare, anche se ha poche speranze, visto come va il suo partito, il Partito Socialista Europeo, per fare il presidente della Commissione nella prossima legislatura di Bruxelles. E che quindi stia giocando oltre alla partita di di commissario all’Economia, anche la partita di candidato presidente contro il fronte salviniano. Se questo fosse vero sarebbe abbastanza grave, perché non abbiamo bisogno di aiuti dall’esterno per far alzare lo spread, ci riusciamo benissimo per conto nostro. Oggi direi che questo spread aggiuntivo lo dobbiamo mettere in conto più al commissario Moscovici che non alla manovra ballerina del nostro governo”.

 

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