Aquarius 2, Salvini: ‘Nuovo nome e nuova bandiera: vada dove vuole, ma non in Italia’

“La Aquarius 2, nuovo nome e nuova bandiera (prima Gibilterra e ora Panama), ha recuperato una decina di persone in acque sar libiche, a poche miglia dalla terraferma, ma si è rifiutata di collaborare con la guardia costiera di Tripoli. Ora vaga nel Mediterraneo.
L’ho detto e lo ribadisco: vada dove vuole, ma non in Italia”.

Lo ha scritto il ministro dell’Interno Matteo Salvini su Facebook rilanciando l’hashtag #portichiusi e condividendo un video, che potete vedere a fondo pagina.

La Aquarius 2 è partita da Marsiglia ed è arrivata nelle acque del Mediterraneo centrale qualche giorno fa. Ieri la nave ha soccorso 11 migranti (10 uomini ed un minore) che si trovano a bordo di una imbarcazione al largo della Libia. L’ong – si legge su La Sicilia – ha fatto sapere che “il barchino era in difficoltà e cominciava ad imbarcare acqua; nessuno dei degli stranieri, inoltre, aveva il giubbotto di salvataggio”.

In una mail inviata anche all’Italia e a Malta, l’Aquarius 2 ha informato la Libia che non avrebbero trasferito i migranti poiché il Paese africano non è un porto sicuro e quindi si metterebbe a rischio la sicurezza dei migranti e potrebbero verificarsi scene di panico.

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che ha dichiarato: “È sacrosanta la scelta dell’equipaggio della nave Aquarius e dei responsabili di Sos Mediterranee e Msf di rifiutarsi di consegnare alla Libia i naufraghi soccorsi poco fa in mare. Le autorità italiane e il governo la smettano con l’ipocrisia di continuare a contrabbandare l’idea che la Libia ha porti sicuri. È mai possibile che la Libia sia diventata un posto sicuro per i migranti e i profughi e contemporaneamente non lo sia per l’ambasciatore italiano trattenuto a Roma per motivi di sicurezza?”

Guarda il video:

 

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