Letta: “Zero autocritica nel Pd, ma imitando i populisti non si va da nessuna parte”

Torna a farsi sentire l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha abbandonato la politica attiva per dedicarsi all’insegnamento, ma continua a seguire con estrema attenzione le vicende che riguardano il nostro Paese e in particolare il centrosinistra.

“Ho atteso per tutta l’estate che nella parte politica nella quale ho militato si riflettesse su tutto quel che è accaduto – dice in un colloquio con il quotidiano La Stampa -. Nulla. Zero autocritica. Ma questo è un errore grave. Soprattutto per un motivo: se i progressisti e il partito democratico continuano a imitare i populisti, non andremo da nessuna parte: una delle ragioni per cui abbiamo perso è che il populismo dolce ha aperto la strada al populismo hard”.

L’ex premier parla con malcelata amarezza del Partito democratico. Osserva che “non si riparte insultando chi ha vinto, dicendo ‘noi siamo meglio di voi’ e rivolgendosi agli elettori che ci hanno dato uno schiaffo con parole come ‘non avete capito'”. “Cinque anni fa – ricorda – nessuno ma proprio nessuno aveva immaginato che ci sarebbe stata Brexit o che uno come Trump sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti”.

Ma che si può fare, dunque, secondo l’ex presidente del Consiglio? “Con la stessa franchezza dobbiamo dirci che non siamo certi di poter prevedere cosa accadrà fra uno o due anni. Bisogna avere il coraggio di pensare in modo radicale, di pensare l’impensabile”.  

 

IL GIORNALE.IT

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