Taglio pensioni d’oro, Conte: ‘Obbligo morale nei confronti dei più poveri, recupereremo centinaia di milioni di euro’

Dal taglio delle pensioni d’oro “contiamo di recuperare centinaia di milioni di euro ma il nostro intento non è tanto e solo fare cassa ma anche introdurre misure di equità sociale. Oggi esiste un obbligo morale nei confronti dei più poveri”.

Così il premier Giuseppe Conte in una lunga intervista rilasciata al direttore di Huff Post Italia Lucia Annunziata.

Il presidente del Consiglio ha anche affrontato la questione della nave Diciotti:

“Il caso della Diciotti è stato così enfatizzato che alla fine è stato oscurato il percorso sin qui compiuto in tema di immigrazione. Io personalmente ho partecipato al Consiglio europeo sulla immigrazione e alla riunione preparatoria. Abbiamo fatto una proposta ben articolata che ha costituito il fondamento delle conclusioni poi adottate a fine giugno e in corso di attuazione”

Quanto alla definizione di “barbari” data da certa stampa al governo gialloverde, Conte ha detto:

“Ci chiamano Barbari. Definizione che amo perché barbaro significa straniero. Siamo barbari sì. E io sono un barbaro, perché non sono parte del vecchio sistema”.

Conte ha poi espresso il suo parere sulle nazionalizzazioni:

“Intanto io credo che non sia scandaloso aprire un dibattito in merito a come siano state fatte le privatizzazioni – dopotutto hanno più di venti anni. Non dovremmo chiederci, coinvolgendo anche l’opinione pubblica, come sono state fatte, a cosa sono servite? Non sarebbe necessaria una riflessione? Giudicando caso per caso, settore per settore. Né credo che la scelta in merito debba esser fatta in maniera ideologica”.

Il premier ha affermato di aver ricevuto le repliche di Autostrade dopo l’avvio della procedura di caducazione della concessione, “ma siccome non voglio esporre lo stato a inutili rischi legali, raccoglierò tutti i necessari pareri giuridici e alla fine, dopo attenta valutazione, attuaremo in modo fermo e risoluto la nostra linea,” ha aggiunto.

E ha precisato che la nazionalizzazione non è l’unica risposta sul caso Autostrade: “Valuteremo anche questa soluzione ma non possiamo escludere allo stato che si faccia una nuova gara,” ha spiegato.

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