Il piano del viceministro: “Sforeremo il tetto del 3% L’Italia ora deve crescere”

Continuano le scintille tra la Lega e il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Il titolare di via XX Settembre di fatto dopo l’outlook negativo da parte di Fitch ha cercato di rassicurare i mercati affermando che l’Italia rispetterà i suoi impegni. Una frase questa che è suonata come un messaggio per Bruxelles che guarda con sospetto alle manovre del governo sul fronte dei conti, soprattutto con misure come flat tax e reddito di cittadinanza che potrebbero portare ad uno sforamento dei patti Ue.

E su questo fronte è arrivato però il commento del viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia che in un’intervista a Qn lascia intendere che verrà sforata la soglia del tetto del 3%: “Occorre derogare al limite imposto dalla Ue per favorire le spese in infrastrutture. Più che il debito pubblico il nostro problema è la bassa crescita”. Insomma una direzione opposta a quella indicata dal titolare di via XX Settembre che nelle ultime settimane ha sempre mandato messaggi rassicuranti a Bruxelles. Garavaglia sul piano per il futuro dei conti ha le idee chiare: “Noi vogliamo cambiare la politica economica del passato che ci ha portato in questa situazione e far crescere il Pil più del debito – spiega l’esponente leghista -. A quel punto lo scenario evocato da Fitch” che venerdì sera ha dato per l’Italia un outlook negativo “non esisterebbe più”. “Sarà un autunno caldo ma ce la faremo. I mercati si aspettano i fatti, non bastano le interviste. Finché non saranno presentati la nota di aggiornamento e la legge di bilancio è inevitabile che ci sia molta incertezza. Smetterà quando daremo messaggi molto chiari”. Insomma la battaglia sulla manovra è appena iniziata e di certo avrà conseguenze anche sugli equilibri del governo. IL GIORNALE.IT

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