Inchiesta Salvini, Paragone: ‘Io non so se davvero esista il reato di ricatto all’Unione Europea’

“Io non so se davvero esista il reato di ricatto all’Unione Europea, però pare che il pubblico ministero di Agrigento stia contestando a Matteo Salvini un qualcosa del genere, cioè lui avrebbe trattenuto in porto la nave Diciotti per stimolare una coazione nei confronti dell’Unione Europea, quindi un vero e proprio ricatto all’Ue”.

Così Gianluigi Paragone in un video pubblicato sui social.

“Mi auguro di aver capito male – ha proseguito il senatore del M5S – perché altrimenti in queste ore stanno accadendo delle cose un po’ strane: sta accadendo, ad esempio, che Macron utilizzi il dramma di Genova per recuperare consensi in patria e autopromuoversi come il leader di un fronte europeo ed europeista profondamente fanatico, per cui ‘guai a chi tocca l’Europa’. E si metterebbe sulla scia anche di questa che io credo sia forse una mia malainterpretazione quella del pubblico ministero di Agrigento, cioè quella del ricatto all’Unione Europea”.

“Poi – ha aggiunto – si vedrà in fase di giudizio se questa accusa, nel caso in cui fosse vera la notizia, può trovare un consolidamento in fase di processo”.

“E poi – ha proseguito Paragone – Ottinger, questo signore che fa il giannizzero dei conti pubblici e che, voglio ricordarlo a voi tutti, si permise di dire all’indomani delle elezioni politiche, a fronte di un attacco dei mercati nei confronti dell’Italia, ‘così gli italiani imparano a votare bene’”.

“Ecco – ha concluso l’esponente pentastellato – stanno accadendo alcune cose strane in cui sembra quasi che questo governo non possa decidere politicamente in termini diversi rispetto a questa Europa”.

Guarda il video:

 

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