Pensioni, il dossier della Lega ​per fermare le sforbiciate

La Lega prepara il piano per fermare i tagli alle pensioni che sono entrati nell’agenda dell’ala grillina del governo.

Uno studio redatto da Alberto Brambilla di Itinerari Previdenziali e consigliere economico di Matteo Salvini, di fatto bolla il piano Cinque Stelle come “iniquo e arbitrario”. Come riporta Repubblica, nel dossier di Brambilla di fatto torna in campo l’ipotesi di un contributo di solidarietà una tantum da prelevare sugli assegni dei pensionati. Viene dunque contestato il tagli sistematico dell’assegno con valore retroattivo che viene tanto ritenuto urgente da Di Maio per poter poi alazare le pensioni minime a 780 euro al mese. Nel documento di Brambilla emerge anche un’altra circostanza: il 70 per cento degli assegni tagliati riguarda pensionati del Nord.

E nel dossier si legge: “Questo potrebbe causare qualche problema all’elettorato della Lega perché ci sarebbe un trasferimento di risorse Nord-Sud, visto che la maggioranza delle pensioni assistite è al Sud”. Il documento del consigliere economico di Salvini potrebbe porre la parola fine al progetto grillino che è stato messo in discussione anche dall’Inps e anche da Forza Italia che ha definito incostituzionale la mossa dell’esecutivo. Viene poi criticato il sistema di ricalcolo che farebbe lievitare con il contributivo diversi assegni. E Brambilla cita la sua stessa pensione che è pari a 7.748 euro lordi. In questo caso lo stesso Brambilla dovrebbe percepire con un ricalcolo circa 150 euro in più. Insomma il piano per le sforbiciate potrebbe subire uno stop. E di certo i dissidi su questo tema tra M5s e Lega non mancheranno…IL GIORNALE.IT

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