Autostrade, Mario Giordano: ‘Si è permesso che una ricchezza pubblica transitasse nelle tasche di alcuni privati’

“Di fatto si è permesso che una ricchezza pubblica transitasse nelle tasche di alcuni privati”.

Così Mario Giordano sulla concessione ad Autostrade per l’Italia in un’intervista al Blog delle Stelle.

Il giornalista ha spiegato che “econdo alcuni esperti “la privatizzazione delle Autostrade (la ‘gallina delle uova d’oro’) fu fatta quando non erano più necessarie dismissioni frettolose per tappare le falle dei conti pubblici e a condizioni a tutti gli effetti assurde per lo Stato”.

“A guidare le operazioni, come presidente dell’Iri,” ha aggiunto “c’era il professor Gian Maria Gros Pietro, il quale poi, subito dopo la privatizzazione, è stato assoldato dai Benetton come presidente della loro società di gestione delle Autostrade”.

Così lo Stato “ha ceduto un proprio asset importante senza riuscire a strappare condizioni particolarmente vantaggiose per sé e nemmeno per gli utenti/automobilisti”, ha proseguito Giordano, secondo il quale il sistema dei concessionari “va completamente scardinato”.

“Spiace” ha affermato l’ex direttore del Tg4 “che ci siano volute decine e decine di vittime perché il Paese si accorgesse di questa assurda anomalia. Ma se vogliamo dare un senso alla tragedia, occorre che il sistema delle concessioni sia profondamente rivisto e modificato, in primo luogo per quanto riguarda i concessionari privati (Benetton, Gavio, Toto) ma anche per i concessionari pubblici (si veda il caso Autobrennero)”.

Giordano sostiene che “mentre si procede alla revisione totale del sistema, sarebbe importante fin da subito procedere con il blocco degli aumenti tariffari (che meraviglia se il prossimo Capodanno fosse il primo della storia “No Aumento Pedaggio”) e dei prolungamenti delle concessioni”.

Quanto agli investimenti su pedaggi e manutenzione delle autostrade, Giordano ha commentato: “è inspiegabile l’ostinazione con cui negli ultimi anni, sotto la gestione dei precedenti governi, il ministero delle Infrastrutture abbia autorizzato aumenti delle tariffe a volte davvero esorbitanti, a tutto vantaggio dei privati, e insieme il prolungamento delle concessioni, anche a fronte di investimenti, da parte dei concessionari, inferiori a quelli previsti dal piano economico e finanziario”.

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