Razzismo, Belpietro: ‘È il Pd che istiga all’odio, usa i neri per fare propaganda’

Secondo Maurizio Belpietro non c’è alcuna emergenza razzismo.

Il direttore de La Verità nel suo editoriale di oggi esclude che l’Italia stia “diventando un Paese dove impera il Ku Klux Klan, come sembrerebbe a leggere certe dichiarazioni di alcuni esponenti politici di sinistra”

Tuttavia, scrive Belpietro, c’è “chi ha scambiato il nostro Paese per la Louisiana o la Carolina del Sud” crede che “negli ultimi tempi gli atti di intolleranza si susseguono”.

Il giornalista passa in rassegna i casi montati dai media nelle ultime ore e negli ultimi giorni: “extracomunitari presi di mira da carabine ad aria compressa, un immigrato inseguito e ucciso, una ragazza di colore colpita all’ occhio da un uovo lanciato da una macchina in corsa”.

E spiega che “questo non è razzismo, ma al massimo cronaca nera”.

Belpietro prende come esempio il caso del lancio delle uova contro Daisy Osakue. Come vi abbiamo spiegato in un altro post i carabinieri hanno accertato che non si è trattato di un’aggressione di matrice razzista. E a dirlo è stata anche la stessa Daisy, iscritta al Partito Democratico, che inizialmente aveva parlato apertamente di razzismo nei suoi confronti.

Ma questo non è l’unico “presunto” episodio di razzismo.

Belpietro cita il caso dell’immigrato colpito da un pallino sparato da un fucile ad aria compressa: nessuno ha detto che a sparare è “stato un altro immigrato, questa volta sudamericano, e che la stessa vittima assicuri nelle interviste ai giornali locali che il razzismo in questa faccenda non c’entri nulla,” spiega il giornalista.

E poi c’è l’episodio accaduto ad Aprilia, provincia di Latina, dove un un marocchino è stato sorpreso in macchina da una ronda ed è partito l’inseguimento.

Belpietro ricostruisce i fatti:

“La vettura sgomma perché chi vi è a bordo fiuta che non è aria. Gli inseguitori non mollano la presa e alla fine l’utilitaria in fuga si schianta contro un muro. Uno dei due a bordo della macchina uscita di strada scende, forse ci scappa un pugno, forse un calcio”.

“Risultato, l’uomo muore, ma nessuno sa dire se il decesso è dovuto alle percosse o all’incidente. Sta di fatto che anche qui parte la rumba: razzismo,” aggiunge il giornalista, il quale conclude spiegando che semmai il dato allarmante è che “negli ultimi anni i furti, le rapine e gli stupri hanno per protagonisti gli immigrati”

 

 

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