Toninelli sulle grandi opere: ‘Scriviamo una nuova storia’

Ora il criterio è quello dell’utilità per i cittadini e per le comunità, non più quello di arricchire i soliti noti”.

Così Danilo Toninelli sulle grandi opere in un post pubblicato sul Blog delle Stelle.

Il ministro dei Trasporti ha spiegato che i primi atti del suo dicastero stanno “ribaltando la logica utilizzata finora” in quanto non saranno più sventrate “intere aree del Paese con il consueto corollario di scandali e inchieste della magistratura”.

L’obiettivo del governo, ha aggiunto, “non è dire no a tutto, bensì dire no alle opere inutili e dannose per liberare energie e risorse davvero utili al futuro del Paese”, investendo quindi sulla messa in sicurezza del territorio, la cura e la manutenzione delle reti idriche fino, la rivoluzione dell’economia circolare e della mobilità sostenibile.

Al fine di evitare sprechi di fondi pubblici, il ministero guidato dall’esponente 5Stelle agirà partendo dall’analisi costi-benefici di ciascun progetto.

“Vi sembrerà strano – ha commentato – ma è la prima volta che si procede con questo criterio”.

“Noi – ha fatto sapere – lo applicheremo, come promesso, a partire dall’Alta velocità Torino-Lione”.

Quanto a questo progetto Toninelli ha affermato che è in corso “un approfondimento serio e meticoloso che tenga anche conto di un elemento importante: lo stesso Commissario di Governo ha riconosciuto che non c’è traccia del previsto aumento del traffico merci sulla direttrice, elemento questo che rappresentava il fondamento dell’intero progetto”.

Nel suo post il ministro ha anche affrontato il nodo dell’alta velocità a Firenze: “prevede la realizzazione di una galleria che passa esattamente sotto il centro storico e di una stazione molto impattante sulle bellezze storiche e naturalistiche dell’area. Tutto questo per guadagnare 5 minuti di percorrenza fino a Roma,” ha spiegato. A queste considerazioni si aggiungono poi i dati emersi da uno studio Rfi del 2016: “per la sua posizione la nuova stazione sarebbe usata dal 15% di viaggiatori in meno rispetto a Santa Maria Novella con un calo potenziale di viaggiatori del 10%”.

Perciò. secondo Toninelli, la domanda è lecità: “non è il caso di valutare ipotesi alternative?”

 

 

 

 

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