Ferrari, che vergogna! Disastro mai visto, è caos totale: Leclerc spietato, parole tremende

Il sabato di Imola rimarrà scolpito nella storia della Formula 1, e ancor più nella memoria dei tifosi Ferrari, come un giorno di inimmaginabile fallimento. La Scuderia di Maranello, simbolo di passione e competizione, ha toccato il fondo, sprofondando in un baratro di prestazioni mai viste prima. L’eliminazione di Charles Leclerc e Lewis Hamilton in Q2, con conseguente partenza rispettivamente dall’undicesima e dodicesima posizione, è un colpo durissimo, una macchia indelebile su un passato glorioso.

Il circuito del Santerno, gremito di appassionati accorsi per sostenere il Cavallino Rampante, si è trasformato in un teatro di sconforto. Le facce cupe, gli sguardi bassi, l’amarezza palpabile: l’atmosfera era quella di un funerale. L’SF-25, la monoposto su cui erano riposte le speranze di un ritorno al successo, si è rivelata un vero e proprio incubo.

Leclerc: “Una Macchina che non va abbastanza”

Charles Leclerc, con la schiettezza che lo contraddistingue, non ha cercato scuse. “Se avessimo la risposta al problema delle gomme nuove, la metteremmo in pista”, ha dichiarato, sottolineando l’incapacità di trovare il giusto assetto per sfruttare al meglio gli pneumatici. L’ammissione più dolorosa, però, è stata quella relativa al potenziale della vettura: “Possiamo anche ribaltare le gomme, metterle dietro, davanti… ma la macchina non va abbastanza. Il potenziale non c’è”. Parole che pesano come macigni, che sanciscono la fine di ogni illusione e la resa di una stagione che si preannuncia lunga e dolorosa.

Un Paradosso Tecnico Irrisolto: Il Copia-Incolla di Miami

I problemi, purtroppo, sono gli stessi riscontrati a Miami. La SF-25 peggiora con le gomme nuove, un paradosso tecnico che impedisce alla Ferrari di competere con i rivali. Frédéric Vasseur, team principal visibilmente frustrato, ha confermato la situazione: “È stato un copia-incolla di Miami. Il nostro giro più veloce l’abbiamo fatto col primo set del Q2”. L’ammissione che “anche se avessimo fatto tutto perfettamente, oggi saremmo stati quarti e quinti” è un’ulteriore conferma del deficit di performance della vettura.

Hamilton: “Non so cosa dire, il mio giro l’ho fatto”

Anche Lewis Hamilton, al volante della SF-25, ha faticato a trovare il ritmo. “Non so cosa dire, non mi pare di aver commesso errori. Facciamo fatica a far funzionare le gomme, non ci siamo riusciti neanche stavolta. Ma io, il mio giro l’ho fatto”, ha commentato il sette volte campione del mondo, sottolineando l’instabilità e l’imprevedibilità della vettura.

Un Caos Totale: Parole al Vento e Vergogna

Le parole di Vasseur, che tenta di gettare acqua sul fuoco parlando del long run del venerdì, sembrano ormai suonare vane. I tifosi, delusi e arrabbiati, non sopportano più scuse e spiegazioni. La realtà è che la Ferrari è sparita, irriconoscibile, e ha toccato il punto più basso della sua storia.

“Abbiamo migliaia di persone venute a sostenerci. Non era quello che ci aspettavamo. Ci dispiace. Ma ora dobbiamo pensare a domani e fare del nostro meglio per loro”, ha dichiarato Vasseur ai microfoni di Sky, offrendo le scuse ai tifosi.

Ma le scuse non bastano più. Il contrasto tra le parole di Leclerc e quelle di Vasseur evidenzia un caos totale all’interno del team. È ora di dire chiaramente cosa è successo, di chi è la colpa e trarre le dovute conclusioni. Soprattutto, è necessario dire la verità ai tifosi: questa macchina non è all’altezza. E finché a Maranello non lo ammetteranno, la Ferrari continuerà a galleggiare nel limbo delle illusioni e delle promesse non mantenute. Il rosso della vergogna, oggi, è l’unica tonalità che domina il panorama Ferrari.

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