Garlasco, trovato un martello nel canale dietro casa della nonna delle gemelle Cappa: è la svolta nel caso Chiara Poggi?

Un colpo di scena inaspettato potrebbe riaprire il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, la giovane donna brutalmente uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Un martello, potenzialmente l’arma del delitto, è stato rinvenuto oggi a Tromello, in un canale dragato dai Vigili del fuoco su mandato della Procura di Pavia. Il ritrovamento, avvenuto a pochi metri dall’abitazione della nonna materna delle “gemelle K”, cugine di Chiara, accende nuovi riflettori su una vicenda che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso per anni.
Il Martello e il Canale: Coincidenze o Prove?
Il punto esatto del ritrovamento, come rivela la cronaca, si trova in un tratto del canale dove, secondo un supertestimone intervistato da “Le Iene”, una delle due gemelle Cappa sarebbe stata vista in bicicletta con un attizzatoio in mano proprio il giorno dell’omicidio. L’attizzatoio, compatibile con l’oggetto metallico che il testimone dice di aver visto gettare nel canale, non è stato mai ritrovato. Ora, il martello potrebbe colmare quel vuoto.
Un elemento chiave è che, secondo gli avvocati della famiglia Poggi, un martello sarebbe l’unico oggetto mancante dalla casa di Chiara dopo il delitto. Il martello rinvenuto sarà ora sottoposto a rigorose analisi scientifiche, tra cui rilievi biologici, esami delle fibre e impronte latenti, per accertare se si tratta dell’arma del delitto e se presenta elementi riconducibili a Chiara Poggi o ad altri soggetti coinvolti.
La Famiglia Cappa nel Mirino
Stefania e Paola Cappa, le “gemelle K”, sono state per anni una presenza laterale ma costante nel racconto del caso Garlasco. Cugine di Chiara, coetanee e presenti nei giorni successivi all’omicidio, non sono mai state formalmente indagate. Tuttavia, alcuni testimoni hanno riportato comportamenti e frasi ambigue. Il ritrovamento del martello a due passi dalla loro casa e la testimonianza del supertestimone, che afferma di aver visto una di loro gettare un oggetto metallico nel canale, potrebbero cambiare radicalmente il corso delle indagini.
La Nuova Indagine e il Caso Stasi
L’inchiesta attuale, riaperta dalla Procura di Pavia, vede Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, indagato per omicidio in concorso. Nel frattempo, la figura di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio di Chiara, torna nell’ombra. Se il martello venisse riconosciuto come l’arma del delitto e collegato a un nuovo sospettato, si aprirebbe uno spiraglio sulla sua possibile innocenza, con la conseguente necessità di una revisione del processo.
Prossimi Passi e Attese
La Procura di Pavia invita alla massima cautela, ma ammette che la nuova pista va approfondita con attenzione. L’attesa è ora rivolta alla puntata de “Le Iene” del prossimo 20 maggio, in cui verrà mandato in onda il video completo del supertestimone. La sua testimonianza, insieme ai risultati delle analisi sul martello, potrebbe cambiare per sempre la narrazione del caso Chiara Poggi, riportando al centro dell’inchiesta figure rimaste finora nell’ombra e aprendo nuove, possibili svolte. La comunità di Garlasco e l’intera Italia attendono con ansia gli sviluppi di questo complesso e drammatico caso.