“Ha insabbiato le denunce” Le voci sugli abusi nascosti da Papa Leone XIV e le smentite: “Falso: informò la Curia romana”

Mentre il mondo commenta l’elezione del nuovo pontefice, alcune voci di dissenso si sono fatte sentire fin dai giorni che precedevano il Conclave. Il nome scelto — Leone XIV — è finito immediatamente al centro di un dibattito acceso, tra voci virali, sussurri e una narrazione che, in pochi giorni, ha fatto il giro del mondo.

Nel vortice social che ha coinvolto anche personaggi noti, come Fedez, è riemersa una vicenda risalente ai tempi in cui Robert Francis Prevost era a capo di una diocesi in Sud America. Si è parlato di una sua presunta complicità nel coprire abusi su minori, ma le smentite non hanno tardato ad arrivare.

Il caso “padre Liuto” e il dossier sulle accuse

Le polemiche riguardano quanto accaduto nella diocesi di Chiclayo, in Perù. Secondo un’inchiesta televisiva del 2023, Eleuterio Vásquez Gonzáles, detto “padre Liuto”, avrebbe abusato di tre sorelle tra il 2004 e il 2005. Portate in località remote con il pretesto di missioni religiose, sarebbero state costrette a pernottare con il sacerdote, che le avrebbe molestate.

Nel 2020, in piena pandemia, una delle vittime contattò telefonicamente Prevost, allora vescovo, denunciando i fatti. Due anni dopo, il futuro Papa incontrò personalmente le tre sorelle. «Si è scusato a nome della Chiesa», hanno raccontato, aggiungendo che le aveva “incoraggiate a rivolgersi alle autorità pubbliche”, perché solo un’indagine civile avrebbe potuto portare a sanzioni concrete. Tuttavia, una volta presentata denuncia, i reati risultarono prescritti e il sacerdote fu trasferito altrove.

Smentite ufficiali e reazioni dalla stampa

Secondo la diocesi locale, molte di queste accuse sarebbero infondate e utilizzate strumentalmente in un momento delicato come l’elezione papale. «Leone XIV non nascose nulla, presentò invece le denunce alla Curia romana», riportava recentemente La República, parlando apertamente di “bulos”, ovvero falsità.

Anche il quotidiano spagnolo El País ha parlato di una «campagna orchestrata da settori ultraconservatori», finalizzata a delegittimare la figura del neoeletto Papa. Una tesi condivisa anche dal giornalista Pedro Salinas, che ha commentato: «Sono accuse rifritte, mai fondate».

La ricostruzione più accreditata racconta che Prevost avviò le indagini interne, allontanò il sacerdote e trasmise tutto al Dicastero per la Dottrina della Fede nel luglio 2022. L’attuale vescovo di Chiclayo, Guillermo Cornejo, ha nel frattempo riaperto il caso, tuttora oggetto di accertamenti.

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