Meloni scrive a Papa Leone XIV: “Il mondo ha disperato bisogno di pace”

Meloni scrive a Papa Leone XIV: “Il mondo ha disperato bisogno di pace”
Nel giorno dell’elezione del nuovo Pontefice, Papa Leone XIV, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato una lettera ufficiale di felicitazione a nome suo e del Governo italiano. Una missiva che, oltre alle consuete espressioni di augurio, contiene parole forti e un appello chiaro: “Il mondo ha disperato bisogno di pace”.
“Con affetto filiale”
La lettera, firmata personalmente dalla premier, si apre con un tono solenne e affettuoso: “Santo Padre, Le porgo le felicitazioni mie personali e del Governo italiano per la Sua elezione al Soglio di Pietro”. Meloni definisce il nuovo Papa una guida e un punto di riferimento per gli italiani, sottolineando l’autorità morale e spirituale della Chiesa in un momento di grandi incertezze globali.
Un richiamo alla memoria di Francesco
Nel suo messaggio, la premier rievoca il predecessore di Leone XIV, Papa Francesco, ricordando “l’incessante e instancabile azione per la pace” da lui portata avanti. Parole che creano un ponte tra i due pontificati e ribadiscono la continuità di valori fondamentali come l’amore, la carità e la speranza.
Una Chiesa guida nel “tornante della storia”
Meloni richiama l’omelia del Cardinale Decano alla Messa pro eligendo Pontifice, in cui si è parlato di un “tornante della storia tanto difficile quanto complesso”. In questo scenario, scrive la premier, “chi ha responsabilità è chiamato a fare scelte coraggiose per il bene dei popoli”. Un appello che si inserisce nel quadro delle sfide globali – conflitti, crisi umanitarie, instabilità geopolitica – e attribuisce al Papa un ruolo centrale di orientamento e speranza.
Una benedizione attesa
Con la sua prima apparizione dalla Loggia di San Pietro, Leone XIV ha già dato un segnale forte, invocando la pace e richiamando alla responsabilità condivisa. La lettera di Meloni si inserisce in questo solco, testimoniando la sintonia istituzionale tra Italia e Vaticano e il riconoscimento, da parte del Governo, del ruolo fondamentale che la Chiesa può giocare nella costruzione del futuro.