Conclave, poco fa l’esito della prima fumata

È entrato nel vivo il Conclave per l’elezione del nuovo Papa, successore di Francesco, che il 28 febbraio scorso ha rinunciato al pontificato per motivi di salute. Oggi, 7 maggio 2025, si è aperto ufficialmente il processo elettivo con il trasferimento dei 133 cardinali elettori nella Cappella Sistina, cuore simbolico e spirituale della cristianità.
Alle 16:30 circa, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie ha pronunciato il solenne “Extra omnes”, con cui si è ordinato l’uscita di tutti i non aventi diritto al voto. Da quel momento, le porte si sono chiuse e i porporati sono entrati in isolamento, guidati dal giuramento di segretezza e dal senso di responsabilità davanti a Dio e alla Chiesa universale.
Fumata nera al termine della prima votazione
Nel tardo pomeriggio è arrivato il primo segnale dal camino della Cappella Sistina: una fumata nera, attesa e prevedibile, ha segnalato che nessun candidato ha ancora ottenuto la maggioranza dei due terzi dei voti, pari a 89 preferenze. La piazza San Pietro, gremita di fedeli e turisti, ha accolto il fumo scuro in un silenzio rispettoso, consapevole che la scelta richiederà ancora tempo.
La prima votazione di un Conclave, tradizionalmente, ha un valore più esplorativo che decisivo. Serve a tastare le intenzioni dell’assemblea e a comprendere le forze in campo. Solo raramente, nella storia, si è giunti a un’elezione già al primo scrutinio.
I cardinali più citati tra i papabili
Come in ogni Conclave, anche stavolta si sono diffusi i nomi di alcuni papabili, anche se ogni previsione è incerta fino all’ultimo. Tra i più citati c’è il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, apprezzato per il suo stile pastorale e il suo impegno per la pace, anche a livello internazionale.
Tra i candidati con profilo più internazionale si fa il nome del cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e figura di spicco del Sinodo sulla sinodalità, stimato per le sue doti diplomatiche e la visione aperta sui temi sociali.
Rimane alta l’attenzione anche sul cardinale Luis Antonio Tagle, filippino, già prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, spesso considerato un ponte tra il mondo occidentale e quello asiatico, con una forte capacità comunicativa.
Prossimi passaggi
Le votazioni riprenderanno mercoledì 8 maggio, con due sessioni al mattino e due al pomeriggio. Dopo ogni scrutinio sarà attesa una nuova fumata, nera o bianca. Per ora, la Chiesa resta in attesa, affidandosi alla preghiera e allo Spirito Santo per l’elezione del 267° Pontefice.