Vannacci shock: “Sapete vicino a chi è sepolto Papa Francesco?”.

Un post sui social, come spesso accade, è bastato a scatenare una nuova ondata di polemiche. Questa volta a far discutere è stato Roberto Vannacci, ex generale e ora eurodeputato della Lega, noto per le sue uscite divisive. Il bersaglio? Papa Francesco, e nello specifico la sua decisione di essere sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore.
“Daranno del fascista anche al Santo Padre?” ha scritto Vannacci, in un post che ha immediatamente acceso il dibattito. La provocazione si basa sulla presenza, all’interno della basilica, della sepoltura di Junio Valerio Borghese, controverso comandante della Decima Mas e figura legata alla storia del fascismo. “La Xa incombe!” ha aggiunto Vannacci, mescolando sarcasmo e riferimenti storici per alimentare la polemica.
Il “principe nero” e il peso della storia
Per comprendere la portata delle affermazioni di Vannacci, è necessario fare un passo indietro nella storia. Junio Valerio Borghese, soprannominato il “principe nero”, è una figura che ancora oggi divide l’opinione pubblica. La sua sepoltura nella cappella di famiglia all’interno di Santa Maria Maggiore è legata al lignaggio nobiliare dei Borghese, che ha dato i natali anche a un Papa, Paolo V, sepolto nella stessa basilica.
Questi legami storici sono stati sfruttati da Vannacci per innescare una polemica, collegando la scelta del Pontefice a un contesto che, secondo lui, non potrà essere ignorato. “Come faranno ora i radical chic a spiegare questo ennesimo affronto?” ha domandato l’eurodeputato, insinuando che la decisione di Papa Francesco possa mettere in crisi le narrazioni progressiste.
La risposta del Vaticano: “Nulla di straordinario”
Dal Vaticano, tuttavia, sono arrivate immediate precisazioni volte a smorzare i toni. Fonti vicine alla Santa Sede hanno sottolineato che la decisione del Papa non è legata alla presenza di Borghese o ad altre figure storiche. “La cappella Borghese è una delle tante cappelle nobiliari presenti in Santa Maria Maggiore. È una scelta naturale e simbolica, legata alla devozione mariana del Pontefice”, hanno spiegato.
Santa Maria Maggiore, infatti, è da sempre un luogo di sepoltura per molte famiglie nobiliari, comprese quelle legate alla cosiddetta nobiltà nera. Nella basilica si trovano altre cappelle, come quella degli Sforza, a testimonianza di una tradizione secolare.
La provocazione come strategia politica
Non è la prima volta che Roberto Vannacci utilizza toni provocatori per attirare l’attenzione. Il suo passato militare e le posizioni espresse nel libro “Il mondo al contrario” lo hanno già posto al centro di numerose polemiche. Con questo nuovo attacco, l’eurodeputato ha voluto lanciare un messaggio chiaro, sfruttando il simbolismo della storia per innescare un dibattito politico.