“Esplosione a Castel d’Azzano, muoiono 3 carabinieri: la dinamica dell’attentato”

Strage di Castel d’Azzano: tre carabinieri morti e tredici feriti nell’esplosione di un casolare. Fermati due fratelli, uno in fuga

Castel d’Azzano (Verona) – Una tragedia che scuote l’Italia intera. Tre carabinieri hanno perso la vita e tredici persone — tra militari, poliziotti e vigili del fuoco — sono rimaste ferite durante lo sgombero di un casolare in via San Martino, a Castel d’Azzano, in provincia di Verona. L’abitazione, al centro di una lunga disputa legale, era satura di gas al momento dell’irruzione. Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione sarebbe stata innescata intenzionalmente al momento dell’apertura della porta d’ingresso.

Due dei tre fratelli che occupavano la casa sono stati fermati, mentre il terzo è tuttora ricercato.

Le vittime: tre carabinieri caduti in servizio

A perdere la vita sono stati il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, il Brigadiere Capo Valerio Daprà e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello. Prestavano servizio tra Padova e Mestre. Uno di loro è stato estratto senza vita dalle macerie circa mezz’ora dopo la deflagrazione.

Il sindacato SIM Carabinieri ha diffuso una nota di cordoglio:

“Ci stringiamo alle famiglie e ai colleghi feriti. Hanno onorato l’uniforme con umiltà, dedizione e altruismo, fino all’estremo sacrificio. È un giorno nero per l’Arma e per l’Italia intera.”

Un’operazione pianificata e le minacce precedenti

Lo sgombero del casolare era stato programmato da giorni. I tre fratelli che vi abitavano — tutti sulla sessantina — avevano più volte minacciato di far saltare l’edificio se qualcuno avesse tentato di farli uscire.

Per la pericolosità della situazione, sul posto erano stati inviati carabinieri dei reparti speciali e agenti Uopi, esperti in operazioni antiterrorismo. Tuttavia, al loro arrivo, l’abitazione era già colma di gas.

Il procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, ha dichiarato:

“È una tragedia incredibile, frutto di comportamenti assurdi. Dovevamo eseguire un decreto di perquisizione, si cercavano anche bottiglie molotov. Le forze dell’ordine hanno agito con la massima cautela, ma l’esito è stato devastante.”

L’esplosione: “Un gesto di assoluta follia”

Il comandante provinciale dei carabinieri di Verona, Claudio Papagno, ha raccontato quanto accaduto:

“Nell’accedere all’abitazione ci siamo trovati di fronte a un gesto di assoluta follia. Gli occupanti avevano trasformato lo stabile in una trappola.”

Le prime analisi indicano che l’esplosione sia stata provocata dall’accensione deliberata del gas diffuso nell’abitazione, probabilmente con l’intento di colpire chi stava entrando.

Il dramma: fiamme, crolli e soccorsi disperati

Quando i militari si sono avvicinati all’ingresso, hanno percepito un forte odore di gas. Alcuni carabinieri si erano posizionati sul tetto per entrare dall’alto, mentre altri si preparavano a sfondare la porta principale.
Nel momento in cui la porta è stata aperta, una deflagrazione violentissima ha scagliato a terra gli agenti, avvolgendoli tra le fiamme. Parte del tetto è crollata, seppellendo diversi uomini.

I soccorsi sono arrivati in pochi minuti, ma per tre carabinieri non c’è stato nulla da fare. Tredici operatori delle forze dell’ordine sono rimasti feriti, alcuni in condizioni gravi. Tra i feriti anche una donna di circa sessant’anni, una delle occupanti della casa.

“Probabile l’attivazione di una bombola del gas”

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso il suo dolore in diretta televisiva:

“È probabile che qualcuno dall’interno abbia attivato una bombola del gas. Questo episodio mostra la difficoltà e la pericolosità di ogni operazione. È un bilancio drammatico, e il nostro pensiero va alle vittime e ai loro familiari.”

Anche la Presidenza del Consiglio ha manifestato vicinanza e cordoglio.

Due fermati e un ricercato

Dopo la deflagrazione, i tre fratelli hanno tentato la fuga. La donna, gravemente ferita, è stata subito bloccata e portata in ospedale. Un altro dei fratelli è stato catturato poche ore dopo, mentre si nascondeva in una stalla adiacente. Il terzo è riuscito a dileguarsi nei campi e resta ricercato.

Le forze dell’ordine hanno istituito posti di blocco in tutta l’area. Gli inquirenti indagano sulla possibilità che l’esplosione sia stata premeditata, e che siano state utilizzate più bombole per aumentarne la potenza.

Indagini e ipotesi

La Procura di Verona indaga ora su due fronti: la dinamica esatta dell’esplosione e le motivazioni dei fratelli.
Il casolare era da anni al centro di contenziosi legali per questioni ereditarie e presunte occupazioni abusive. Vicini di casa avrebbero riferito di minacce e litigi frequenti.

Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere e ascoltando testimoni per stabilire se si sia trattato di un atto disperato o di una vendetta pianificata.

Cordoglio e lutto nazionale

Il presidente della Repubblica e le principali istituzioni hanno espresso cordoglio. A Castel d’Azzano verrà proclamato lutto cittadino.
La sindaca ha dichiarato:

“Questa tragedia lascia una ferita profonda nella nostra comunità. Quegli uomini stavano solo facendo il loro dovere.”

Davanti alla caserma dei carabinieri, cittadini e colleghi stanno lasciando fiori e candele in segno di rispetto. Le salme delle vittime saranno trasferite a Roma per i funerali di Stato, ai quali parteciperanno le più alte cariche dello Stato.

“Eroi caduti per proteggere la collettività”

Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri ha ricordato i tre militari come:

“Eroi caduti per proteggere la collettività. Il loro sacrificio deve ricordarci ogni giorno il valore del servizio e il rischio che le forze dell’ordine affrontano per la sicurezza del Paese.”

La strage di Castel d’Azzano resterà una delle pagine più dolorose della recente storia italiana: una tragedia nata da un gesto folle e disperato, che ha spezzato vite dedicate alla tutela degli altri.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *