Maltempo Italia, violenta bomba d’acqua: decine di comuni in ginocchio

Sono diventate ormai parte della cronaca quotidiana, ma le cosiddette “bombe d’acqua” non sono semplici piogge: rappresentano fenomeni meteorologici estremi, con precipitazioni concentrate e violente che in pochi minuti riescono a stravolgere interi territori. Una manifestazione sempre più frequente nel nostro Paese, conseguenza evidente del cambiamento climatico e dell’alterazione delle stagionalità, che non lascia scampo nemmeno a quei territori storicamente meno esposti ai rischi idrogeologici.

Le aree pedemontane, in particolare, risultano oggi tra le più vulnerabili, trovandosi a fronteggiare un tipo di emergenza per il quale spesso non sono preparate. Il quadro che si delinea è quello di una fragilità strutturale che si accompagna a una crescente imprevedibilità atmosferica. Anche laddove le allerte parlano di rischio contenuto, l’intensità reale delle precipitazioni può superare ogni previsione.

Bomba d’acqua in Piemonte: decine di comuni in ginocchio

Ed è proprio questo il punto su cui insiste la sindaca di Roletto, Patrizia Storello, commentando quanto accaduto nelle ultime ore: “Una bomba d’acqua di questa entità non era prevista, visto che questa mattina veniva segnalata solamente l’allerta Gialla”, ha spiegato, mentre uomini e mezzi comunali tentano di liberare le strade invase da acqua, fango e detriti. Il primo intervento è in via Costa, poi sarà la volta di via Pascoli, dove una frana ha interrotto completamente la viabilità.

La stessa situazione di emergenza si sta verificando anche nei comuni limitrofi, dove i sindaci si trovano costretti a firmare ordinanze per la chiusura delle strade e per limitare i danni. A Frossasco, il primo cittadino Federico Gaido ha disposto la chiusura di una lunga serie di arterie urbane: via dei Pui, via Baisa, via Roletto, via San Giusto e molte altre risultano al momento inaccessibili. Alcune zone, come Strada San Bernardo Fontanette e via Moie, sono completamente sommerse, a causa dell’esondazione dei canali limitrofi. La protezione civile e i volontari dell’Aib stanno lavorando senza sosta, ma la situazione rimane critica e sotto costante monitoraggio.

Anche a Cantalupa l’allerta è massima: il territorio è stato colpito da frane e smottamenti in diverse aree. Via Scrivanda risulta parzialmente chiusa per una colata di fango, mentre altre strade – come via S. Antonio, via Druetti, strada Chiuselli e strada Saretto – vengono continuamente sorvegliate a causa del rischio di nuovi cedimenti. Gli interventi si susseguono in maniera incessante, ma la portata del maltempo lascia una traccia evidente e preoccupante della sua forza devastatrice. Quello che un tempo poteva sembrare un episodio straordinario, oggi rischia di diventare la regola. Le bombe d’acqua, figlie dirette dell’instabilità climatica, non sono più emergenze isolate, ma segnali di un cambiamento in atto. Serve una riflessione seria sulle politiche di prevenzione e gestione del territorio, prima che questi fenomeni diventino non solo ricorrenti, ma devastanti nella loro sistematicità. Tutto questo è accaduto nel Pinerolese, in provincia di Torino.

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