Ucraina, ora fra Meloni e Macron è guerra aperta: “Il forum ristretto mina la stabilità dell’Occidente”

Le parole di Giovanbattista Fazzolari, consigliere politico-ombra di Giorgia Meloni, risuonano come un messaggio chiaro e perentorio dal cuore del governo italiano. Intervenuto all’Ansa, Fazzolari ha espresso la posizione dell’Italia in merito alla situazione ucraina, criticando apertamente il cosiddetto “format ristretto dei volenterosi” e rivendicando un ruolo di primo piano per il Paese.

Il fulcro della critica di Fazzolari è l’esclusione dell’Italia da una riunione a Tirana, guidata dal presidente francese Emmanuel Macron e che includeva figure chiave come Keir Starmer, Donald Tusk, Olaf Scholz e Volodymyr Zelensky. Un “club selezionato”, secondo il consigliere, che mina l’unità dell’Occidente, la cui coesione è ritenuta fondamentale nella risposta all’aggressione russa. “Il format ristretto mina l’unità dell’Occidente”, ha dichiarato Fazzolari, sottolineando l’importanza dell’inclusività e la necessità di evitare segnali di divisione. L’Italia, ha aggiunto, resta “coerente, prudente e saldamente atlantista,” rivendicando la sua partecipazione, pur mantenendo la sua linea sull’invio di truppe.

Il riferimento a Macron è esplicito. Fazzolari ha accolto con “ironico sollievo” il ripensamento del presidente francese sull’invio di truppe in Ucraina, iniziativa considerata “poco utile e molto rischiosa” dal governo Meloni. In alternativa, l’Italia rilancia la sua proposta: garanzie di sicurezza all’Ucraina sul modello dell’articolo 5 della Nato, ma senza l’ingresso formale nel Patto Atlantico. Una soluzione, secondo Fazzolari, che offrirebbe un “vantaggio pure per noi”, delineando un approccio flessibile e adatto al dopoguerra.

L’intervento di Fazzolari non si limita alla politica estera. Il sottosegretario ha colto l’occasione per lanciare una frecciata all’opposizione, accusandola di aver cercato per anni di “stare nel gruppo” a scapito della sovranità italiana. “Con questa opposizione siamo condannati a governare a lungo”, ha dichiarato con sarcasmo, rivendicando un atteggiamento “sovrano, coerente e autonomo”, in linea con l’identità conservatrice del governo.

Il messaggio politico di Fazzolari è chiaro e non negoziabile: l’Italia non accetta di essere marginalizzata e rifiuta “formati ristretti” che dividono invece di unire. Tuttavia, la sfida è complessa. Se l’asse euro-atlantico si riallinea su nuovi equilibri, Roma rischia concretamente di essere esclusa dai tavoli decisionali sul futuro dell’Ucraina e dell’Europa.

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