“Non potete farlo, assurdo”. Alberto Matano e Roberta Bruzzone, lite a La vita in diretta

Caos totale a La vita in diretta nella puntata di giovedì 15 maggio. Su Rai 1 è andato in scena un vero e proprio scontro tra Alberto Matano e la criminologa Roberta Bruzzone. Il botta e risposta è durato alcuni minuti e ha lasciato di stucco il pubblico, che mai si sarebbe aspettato di dover assistere a questa tensione tra il conduttore e l’ospite.
Dopo la messa in onda di un audio che riguardava uno dei casi di cronaca più discussi degli ultimi anni, Roberta Bruzzone ha perso la pazienza e ha iniziato a polemizzare davanti ad Alberto Matano: “Guarda, quell’audio è la fotografia precisa di uno dei momenti di disperazione più profondi che, purtroppo, Valeria ha affrontato. È in una condizione alterata, si percepisce perfettamente. Quell’audio lo puoi prendere e buttare nella spazzatura e non fai un soldo di danno. È una roba veramente, totalmente inutile. È una donna divorata dall’angoscia che sta parlando in una condizione alterata. Né più né meno di questo”.
Alberto Matano e Roberta Bruzzone, lite a La vita in diretta
Lo scontro tra Alberto Matano e Roberta Bruzzone è nato mentre si parlava dell’omicidio di Pierina Paganelli. Infatti, si è fatta ascoltare una telefonata tra l’inviato de La vita in diretta, Valerio Scarponi, e la moglie di Louis Dassilva, Valeria Bartolucci, la quale il 16 febbraio scorso rivelava di aver visto il cadavere della vittima e aveva attaccato Manuela Bianchi e il fratello Loris.
Dunque, dopo le prime proteste della Bruzzone, il padrone di casa ha esclamato: “Però scusami, ma questo significa allora che la procura ha ragione per ritenere Bartolucci inattendibile”.
Roberta Bruzzone non ha accettato quella dichiarazione di Matano, asserendo: “No, la Bartolucci è pienamente attendibile. Ha reso dichiarazioni in un periodo della sua vita in cui è stata perfettamente in grado di rispondere a tutte le domande e argomentare in maniera oltremodo precisa. Noi abbiamo tutta la documentazione. Quello è un periodo, una finestra temporale di scoramento, di angoscia, diciamo, veramente un momento difficile, forse tra i momenti più bui della sua vita, e si trovava in una grande fragilità. Mi dispiace che quella fragilità sia stata evidentemente posta nelle mani sbagliate. Scusate se mi permetto. Perché lei si è fidata di una persona, evidentemente, non ritenendo di ricevere questo tipo di trattamento. Abbi pazienza, ma non posso dire diversamente”.
Alberto ha voluto subito difendere il suo inviato: “No, però noi facciamo il nostro lavoro“. E lei: “Per carità, lui fa delle scelte. Io ti dico, da consulente della signora Bartolucci, che lei si è fidata della persona sbagliata. Posso fare questa valutazione?”. Ancora il conduttore ha aggiunto: “No, allora tu lo puoi dire se è vero, come state affermando voi, che la condizione era alterata. Però io devo dire che, da giornalista, qualora dovessi avere tra le mani una specie di confessione abbiamo aspettato la chiusura delle indagini, prima che poi questo documento fosse divulgato, come sai, sarà poi alla portata di tutti”. Ricordiamo che la Bruzzone è consulente della difesa di Louis Dassilva, in carcere per l’omicidio di Pierina Paganelli.
Roberta Bruzzone ha insistito: “Quel documento non ha nessun rilievo ai fini di richiesta“. Ma Matano: “Lo valuterà chiaramente il pubblico ministero se non ha rilievo. Noi, però, diligentemente abbiamo consegnato il documento. Perché, diciamo, è un dovere civico fare quello che è stato fatto. In tutto questo, Valerio Scarponi, dobbiamo dire, come se non bastasse, abbiamo ricevuto dall’avvocatessa Nunzia Barzan, legale di Manuela Bianchi, una diffida formale perché, a suo giudizio, il nostro inviato, appunto Valerio Scarponi, che è in diretta, avrebbe avuto, nei riguardi della sua assistita, comportamenti invasivi, pressanti e insistenti. Mi preme dire una cosa. Noi siamo lì e io rivendico il diritto di cronaca, sancito dalla Costituzione. Il nostro inviato svolge correttamente il suo lavoro, come fanno tutti gli altri colleghi. Non abbiamo mai leso la libertà di nessuno, non abbiamo mai avuto comportamenti persecutori o limitato la libertà di alcuno. Facciamo il nostro lavoro, piaccia o non piaccia, cronaca, e proviamo a farlo in maniera libera e puntuale”.