“Sono tossici e portano alla morte”. L’allarme di Striscia la Notizia, poi il sequestro (a tonnellate) della Guardia di Finanza. Ecco il prodotto incriminato (se ne avete ancora in casa, liberatevene)

Basta una notizia a provocare un allarme. In un’epoca in cui le fake news sono sempre più frequenti è facile cadere in errore. A volte ci si ferma al titolo, lo si dà per buono e si condivide immediatamente. La viralità, complice la velocità dei social network, è difatti uno degli aspetti dell’informazione via web. Ma nella massa di notizie gonfiate ad arte ce ne sono di vere. E sono tante, per fortuna. A destare più curiosità di solito sono le notizie sulla salute. Comprensibilmente, diremmo, perché toccano la sfera più delicata della vita di ognuno di noi. E così è anche per una delle più recenti scoperte relative a un prodotto presente in molte case, attività commerciali e luoghi di svago e ritrovo. La Guardia di Finanza di Monza ha sequestrato sessanta tonnellate di bastoncini d’incenso considerati nocivi all’interno di un deposito gestito da cittadini cinesi in via Boccioni.

Non solo fragranze inebrianti e rilassanti, dunque. I bastoncini d’incenso stoccati in un capannone cinese, che venivano rivenduti in tutto il territorio, in realtà erano tossici per l’organismo. Le indagini delle Fiamme Gialle erano scattate mesi prima grazie a un servizio della trasmissione di Canale 5 Striscia la Notizia che aveva segnalato, attraverso delle analisi sulla merce, la pericolosità dei fumi sprigionati dall’incenso distribuito dalla società che conteneva in quantità superiori al limite consentito benzene e taluene. E questo è positivo perché mette in evidenza l’utilità della stampa e del giornalismo di inchiesta.

I bastoncini, importati da Roma da una cittadina indiana e poi venduti a piccoli commercianti e a rivenditori ad Arcore, Bellusco, Busnago e Meda, erano pericolosissimi per l’organismo. Le analisi ripetute dalle Fiamme Gialle tramite l’Asl di Desio hanno confermato l’esito dei riscontri evidenziati dal tg satirico nel servizio di gennaio e otto persone sono state denunciate. La merce sequestrata avrebbe fruttato 4 milioni di euro con cui i commercianti si sarebbero arricchiti ai danni della salute dei cittadini.

Nell’ambito dell’indagine all’autorità giudiziaria monzese sono state segnalate quindici persone. Un fatto allarmante, dunque, che mette ancora una volta l’accento su merci, prodotto alimentari compresi, che molto spesso, troppo, finiscono nei canali della piccola e grande distribuzione riuscendo ad aggirare i controlli. Successivamente è successo anche nella provincia di Ravenna dove le stesse Fiamme gialle hanno provveduto al sequestro di 5.000 bastoncini, stavolta in negozi al dettaglio. L’incenso si è rivelato nocivo per la salute a causa della presenza di idrocarburi aromatici volatili come benzene, toluene, isomeri dello xilene e stirene.

Ed è importante perché proprio i bastoncini di incenso, ormai da un paio di decenni, sono una vera abitudine (per qualcuno addirittura una passione). Profumano gli ambienti, coprono odori indesiderati e, perché no, “fanno atmosfera”. Ma poiché, in ogni caso, è giusto tornare alla realtà delle cose anche le bacchettine profumate non sono da demonizzare.

È sempre bene verificare il prodotto prima dell’acquisto, magari rivolgendosi a negozi di fiducia, leggendo recensioni sul web e cercando di capire se il produttore è affidabile o meno. E, dicono gli esperti di consumo, farsi venire il dubbio davanti a prezzi molto bassi. Perché pochi euro spesso fanno la differenza. E inalare agenti tossici può essere davvero nocivo.

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