Boldrini attacca Meloni: “Faccia qualcosa per la guerra tra India e Pakistan!” Ma è bufera

Boldrini attacca Meloni

“Faccia qualcosa, presidente!”

. Così Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, ha tuonato alla Camera dei deputati, chiamando in causa Giorgia Meloni per il conflitto esploso tra India e Pakistan. Una richiesta a dir poco surreale, che ha immediatamente scatenato ironia, polemiche e indignazione tra le fila del centrodestra e sui social.

La dichiarazione che fa discutere

Non possiamo permettere che ci siano morti e feriti negli scontri tra India e Pakistan. La presidente Meloni venga qui a riferire cosa intende fare”, ha detto la Boldrini, con taccuino alla mano e tono drammatico. Il tutto, mentre al suo fianco l’ex ministro Provenzano annuiva con sguardo grave. Ma in molti si chiedono: cosa c’entra la premier italiana con i raid militari nel Kashmir?

Il richiamo a Modi: “Meloni ha contatti, intervenga”

La deputata dem ha motivato la sua richiesta con un precedente: “La premier aveva telefonato al presidente Modi dopo l’attentato in Kashmir, ora agisca”. Ma le sue parole sono sembrate più una performance da assemblea scolastica che un intervento istituzionale: “Faccia qualcosa… contribuisca… per dare il suo contributo”, ha ripetuto più volte, tra lo sconcerto generale.

I social la travolgono

La frase “Faccia qualcosa per la guerra India-Pakistan” è rimbalzata sui social come un boomerang, con utenti che parlano di “teatro dell’assurdo”, “delirio pacifista”, e persino “comicità involontaria”. L’ironia si è fatta virale, con meme e tante risposte in poche ore.

La Lega e Fratelli d’Italia: “Serietà, per favore”

Dal centrodestra arriva una stroncatura netta: “Il Pd fermi le scenette da liceo. L’Italia non è l’ONU, e non si interviene con i desideri”, fanno sapere fonti della Lega. Mentre altri ironizzano sul fatto che nemmeno la diplomazia internazionale è riuscita finora a fermare l’eterna tensione tra Nuova Delhi e Islamabad.

Il coro della sinistra: Grimaldi rincara la dose

Non è solo Boldrini a invocare l’intervento italiano: anche Marco Grimaldi, deputato di Avs, ha chiesto al ministro Tajani di riferire sull’escalation asiatica, parlando di “conflitto devastante imminente”. Anche lui ha invitato il governo a “contribuire per dare il suo contributo”.

L’opposizione tra slogan e richieste confuse

Ancora una volta, l’aula di Montecitorio è diventata il palcoscenico di dichiarazioni dal tono altissimo ma dal contenuto debole. E mentre in Asia si rischia davvero un nuovo conflitto armato, in Italia si discute sul ruolo (e sui limiti) della nostra politica estera tra proclami, appelli e gaffe memorabili.

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