Conclave, fumata in ritardo. Tensione dietro l’attesa: cosa succede

Il conclave per l’elezione del successore di papa Francesco ha preso il via oggi, 7 maggio 2025, ma la prima fumata, attesa tra le 19:00 e le 19:30, non è ancora apparsa dalla ciminiera della Cappella Sistina, generando attesa e speculazioni tra i fedeli riuniti in piazza San Pietro e gli osservatori di tutto il mondo.
Il ritardo potrebbe essere attribuito a un inizio posticipato delle procedure: la formula “Extra Omnes”, che segna l’uscita di tutti i non elettori dalla Cappella Sistina, è stata pronunciata alle 17:45, ritardando l’avvio delle votazioni rispetto al programma previsto.
Un’altra ipotesi è che il ritardo sia dovuto a un’elezione al primo scrutinio, evento raro ma possibile, che richiederebbe tempo aggiuntivo per le formalità successive, come l’accettazione dell’eletto e la scelta del nome pontificale. In attesa della fumata, i fedeli in piazza San Pietro hanno iniziato ad applaudire per incoraggiare il processo, creando momenti di entusiasmo e speranza.
La prima fumata del conclave è attesa con grande interesse, poiché segnalerà se è stato eletto un nuovo papa (fumata bianca) o se le votazioni continueranno (fumata nera). Il conclave si svolge nel più stretto riserbo, con 133 cardinali elettori riuniti nella Cappella Sistina per scegliere il 267º papa della Chiesa cattolica. La procedura prevede fino a quattro votazioni al giorno, e l’elezione richiede una maggioranza di due terzi dei voti.
Le fumate, nere o bianche, sono prodotte bruciando le schede elettorali con specifici additivi chimici per garantire la chiarezza del segnale. Fino ad allora, l’attesa continua, con il mondo intero che guarda verso la ciminiera della Cappella Sistina, in attesa del segnale che annuncerà l’elezione del nuovo pontefice.