“È lui”. Dramma in Italia: trovato morto così in spiaggia, era conosciuto e benvoluto da tutti

Una notizia che ha colpito profondamente la comunità e lasciato un grande vuoto nel cuore di chi lo conosceva: l’Italia saluta una personalità divenuta emblema di passione, sport e dedizione al mare. Per tanti era un esempio di vitalità, di attaccamento alle proprie radici e al proprio territorio, un volto noto e amato che aveva fatto del mare la sua seconda casa.
Il suo tuffo nelle acque dell’Adriatico era ormai una tradizione irrinunciabile, tanto da diventare un rito collettivo per chi lo osservava ogni primo gennaio e lo ammirava durante le sue imprese sportive. Ora, quello stesso mare che tanto amava se l’è portato via, lasciando una comunità incredula e in lutto.
È morto a 59 anni Alberto Spinaci, molto conosciuto nella zona di Pesaro, mentre si tuffava per una delle sue consuete nuotate quotidiane. Erano circa le 13:00, quando è entrato in acqua all’altezza di Bagni Enrico, nella zona di Ponente. Poco dopo, la compagna si è recata allo stabilimento, preoccupata per il ritardo. È stato allora che è scattato l’allarme.
Il corpo di Alberto è stato trovato in mare, riverso a testa in giù. Alcuni presenti lo hanno riportato a riva e tentato un lungo massaggio cardiaco, ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione è stato vano. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e gli uomini della Capitaneria di Porto, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Il malore che lo ha colto al largo è stato fatale.
Spinaci era molto amato, un “figlio d’arte”: suo padre Giuseppe “Peppe” Spinaci, professore di matematica e storico nuotatore della Vis Sauro Nuoto, era scomparso otto anni fa. Per omaggiarlo, nel 2019 Alberto aveva nuotato da Pesaro a Fano in solitaria, per 10 chilometri in oltre cinque ore. Una passione, quella per il mare, che attraversava le generazioni.
Ma soprattutto, Alberto Spinaci era un simbolo del celebre bagno del primo gennaio al circolo Canottieri di Pesaro, di cui era protagonista fisso. Quest’anno era stato il primo a tuffarsi tra le acque gelide, come sempre con il sorriso e l’energia di chi affrontava il mare con rispetto e amore. Gli amici lo ricordano come una persona gioviale, leale e profondamente buona. «Mancherà tantissimo a tutti noi», scrivono commossi.