Conclave, l’annuncio del Cardinale: “Durerà poco, abbiamo già il nome…”

Abbiamo la data e a quanto pare, avremo a brevissimo un “Habemus papam”... formula che viene pronunciata quando la fumata bianca annuncia che vi è il nome del pontefice. Il 7 maggio , il Conclave avrà inizio e i cardinali, riuniti nella Cappella Sistina, in una sorta di dimensione parallela, ovattata, in raccoglimento, dovranno pervenire ad un nome.

Il decesso di Papa Francesco, avvenuto il 21 aprile a causa di un ictus, e i successivi funerali, tutti scanditi da ben precisi ritmi, passaggi e volontà del nostro pontefice defunto e delle norme ecclesiali, segna l’inizio di un nuovo periodo, quello dell’elezione del successore al soglio pontificio.

Se Bergoglio ha scandito la rottura col passato e se la sua scomparsa segna la fine di un’era, vi è comunque la necessità di capire chi dovrà  portare le redini di una Chiesa che non si può distaccare da ciò che a livello politico, sociale ed economico, sta accadendo.

I cardinali, riuniti, nel massimo raccoglimento e nella massima solennità,  a brevissimo comunicheranno il successore di Papa Francesco e gli occhi di tutto il mondo sono puntati proprio su questo evento, seguito con dovizia di particolari, trattandosi un evento storico, che tutti noi racconteremo ai nostri figli, ai nostri nipoti, e che sarà racchiuso nelle pagine di storia.

Dal momento che la data ufficiale dell’inizio del Conclave è stata fissata, ossia il 7 maggio, il cardinale salvadoregno, Gregorio Rosa Chavez, già vescovo ausiliare della capitale San Salvador, ha dichiarato: “Il Conclave durerà al massimo tre giorni e ognuno tra i cardinali ha già, in cuor suo, la lista” di candidati”

Il porporato , nel momento in cui gli viene chiesto chi sarà il nuovo papa, ha risposto: “Manca ancora il nome, o lo stile, ma la direzione penso sia chiara”, aggiungendo che nel Conclave ci potranno essere comunque delle sorprese, come succede in genere nella storia della Chiesa.

Lui, nella sua lista, ha cinque nomi, tra cui figurano anche italiani e tutte le porte sono aperte.  Il cardinale francese Jean-Paul Vesco, arcivescovo di Algeri, è del parere che non si tratterà di un Conclave lungo, ritenendo che i candidati emergeranno con evidenza.

A suo dire, i cardinali sono differenti per sensibilità ma non campi contrapposti, chiosando: “Dobbiamo trovare chi tra noi è già stato scelto”. Il Conclave prenderà il via mercoledì 7 maggio e ,Vesco ha un’idea ben precisa: “Mi rendo conto che non avremo un Francesco. Ho l’impressione che avremo un uomo del consenso. Francesco ha scosso molto la Chiesa e ora l’istituzione ha bisogno di pace. Ma il popolo di Dio ha bisogno di andare avanti. Colui che sarà eletto dovrà conciliare il bisogno di unità e guidare un popolo di Dio che vuole procedere nella direzione di Francesco”.

Il cardinale francese ha chiosato: “Più che l’origine è una questione di carattere. Se vieni da dentro è difficile riformare le cose, era la forza di Francesco e la sua fragilità, era un uomo solo che poteva riformare. Possono funzionare entrambi i modelli, e possono fallire entrambi”. 

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