“È morto a 200 metri da te”. Morte Gioele Putzu, le parole strazianti del padre contro Fedez
In una lettera inviata a Fedez tutto il dolore di un uomo. Poche righe dalle quali trasudano disperazione e qualcosa di più profondo che non si può spiegare. La firma il padre di Gioele Putzu, il bambino di 9 anni morto a Ozieri dopo essere stato travolto da una porta da calcio, caduta mentre era al campo sembra con degli amici. Ivan Putzu si rivolge a Fedez, il cantante di cui il piccolo era grande fan, e non risparmia critiche.
“Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana visto che hai dei figli. Io in quel momento che cantavi ad Ozieri, io padre di Putzu Gioele il bambino deceduto a 200 metri da te. Ero per terra con mio figlio chiedendogli di riaprire gli occhi, e chiedendo a Dio di prendere la mia vita, e di lasciare vivere lui”.
Morte Giole Putzu, il padre scrive a Fedez
“Noi abitiamo a Olbia e siamo venuti a Ozieri perché mio figlio cantava le tue canzoni e voleva vederti cantare dal vivo – scrive su un gruppo Facebook dedicato a Fedez -. Tutto questo non gli è stato possibile. Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore. Ps: Ivan Putzu, padre di Gioele”. La lettera è arrivata a Fedez.
Che ha risposto: “Sono stato avvertito di questa terribile tragedia poco prima di salire sul palco. Poco prima di esibirmi ho chiesto a tutto il pubblico un minuto di silenzio per commemorare Gioele e nessuno si è permesso di dire nulla”. Ma i commenti, durissimi, non sono mancati, superando in diversi momenti il limite dell’insulto personale: “Fai schifo”. “Ti devi vergognare”. “Ora che non reciti più con Chiara Ferragni è uscito quello che sei davvero”.
A proposito delle polemiche legate all’interruzione del concerto, nei giorni scorsi è intervenuto anche il sindaco di Ozieri: “Avremmo voluto fermalo e lo abbiamo chiesto più volte, ma per ragioni di ordine pubblico è stato deciso di continuare con il concerto”, ha detto Marco Peralta.