Investito dopo il furto: le sorelle della vittima rompono il silenzio
Omicidio di Viareggio, non si è ancora assopito il dolore e la rabbia dei familiari di Said Malkoun, l’uomo travolto e ucciso da Cinzia Dal Pino la scorsa domenica 8 settembre. Le sorelle del marocchino hanno lanciato un appello in televisione chiedendo giustizia.
Said Malkoun, chi era l’uomo ucciso da Cinzia Dal Pino
La vicenda è ormai tristemente nota seppure ci siano diversi punti sui quali la macchina della giustizia è chiamata a fare chiarezza. Il tutto è accaduto domenica scorsa a Viareggio, quando l’imprenditrice 65enne Cinzia Dal Pino ha travolto e ucciso Said Malkoun, uomo marocchino di 47 anni arrivato in Italia irregolarmente e senza fissa dimora. Proprio questa situazione di irregolarità lo aveva portato a vivere ai margini della società vivendo di “espedienti” e compiendo anche atti illeciti.
Poco prima della morte, infatti, l’imprenditrice balneare, Cinzia Dal Pino, lo aveva accusato di averle rubato la borsetta. Secondo la versione riportata da Today, la donna lo aveva quindi ripetutamente investito lasciandolo esanime sulla strada prima di dirigersi nel ristorante. La donna si trova ora agli arresti domiciliari in attesa di una difesa che dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario. La famiglia della vittima, informata della situazione, è intervenuta per commentare la decisione del giudice rilasciando un’intervista alla televisione marocchina Chouf Tv.(Continua a leggere dopo la foto…)
L’intervista delle sorelle di Said, vittima dell’omicidio a Viareggio
Le sorelle hanno denunciato la freddezza con cui la donna avrebbe agito, investendo Said più volte con il SUV per poi allontanarsi dalla scena. Dal canto suo, l’imprenditrice ha dichiarato di non aver avuto l’intenzione di ucciderlo, ma di aver agito per paura, cercando di recuperare la borsa che conteneva le chiavi.
“Siamo consapevoli che Said non si trovasse sulla strada quando è avvenuto l’investimento, ma bensì sia stato investito sul marciapiede. L’autrice del fatto, perciò, è salita con la sua auto con il chiaro intento di investire nostro fratello. Dopo di che si vede bene come scenda, si diriga verso Said, lo guardi con freddezza, risalga e se ne vada. Nemmeno un animale si uccide così” ha detto una delle sorelle secondo quanto riportato da TheSocialPost.
L’appello: “Chiediamo giustizia”
Il messaggio continua poi con un appello per avere giustizia sull’omicidio di Viareggio. Le due sorelle infatti ritengono che le misure prese dagli organi di giustizia nei confronti di Cinzia Dal Pino non siano sufficienti.
“La nostra famiglia è sotto choc e chiede venga fatta giustizia. – ha spiegato una delle sorelle. – Soprattutto, non ci capacitiamo del fatto che all’autrice del fatto siano stati dati solo i domiciliari. Said era una brava persona: tutti coloro che lo hanno conosciuto lo confermano. Chiediamo ai fratelli e le sorelle magrebini di aiutare la nostra famiglia ad ottenere giustizia”.