Sara e Andrea dispersi da 48 ore a -13 gradi: come possono salvarsi
Sul Monte Bianco ci sono ancora quattro alpinisti dispersi, colti dal maltempo nel pomeriggio di sabato. Tra loro due italiani: Sara Stefanelli e Andrea Galimberti. A 4.750 metri di quota del colle Major, sul Bianco, la temperatura la notte scende a -13 gradi secondo i dati rilevati dalla stazione meteo di Arpa Valle d’Aosta. Sono momenti di apprensione, ma i due potrebbero essere ancora vivi. Ecco come
Sara e Andrea dispersi da 48 ore
Sono passati ormai tre notti da quando Sara Stefanelli 41 anni e Andrea Galimberti 53, lei ligure e lui lombardo, hanno inviato una richiesta di aiuto: “Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati“. Erano poco sotto la vetta, sul versante francese. Ma sul ‘tetto delle Alpi‘ il maltempo non dà tregua e i soccorritori non riescono a raggiungerli. A causa della situazione meteo non ci sono evoluzioni per il momento”, hanno spiegato all’Ansa dal Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix (Francia). Sempre da sabato, sul Bianco, sono dispersi altri due alpinisti coreani. Questa mattina le condizioni meteo sono più favorevoli rispetto ai giorni precedenti e i soccorsi tenteranno nuovamente le operazioni di soccorso.
Chi sono Sara e Andrea
La stessa passione per la montagna. Andrea Galimberti l’aria più sottile l’ha respirata sin da quando era bambino. Aveva 7 anni, Cresta Segantini, sulla Grigna, la montagna vicino casa. “Mi ricordo quando mio papà Enrico legò me e mia sorella al suo cordino da 5 millimetri” scrive in uno dei suoi mille racconti di avventure in quota. Laureato al Politecnico di Milano, maratoneta, centochilometrista e sky runner, residente nel Comasco, Andrea ha dedicato l’ultimo post sul suo profilo, il 3 settembre, alla scalata del Cervino fatta con la “mia Sara“. “Dopo il classico corso di alpinismo tre mesi fa Sara inizia ad arrampicare con me. Davvero tanta roba da subito, in alta quota sul facile non ha problemi anzi va da Dio“
Per Sara Stefanelli è stata invece una scoperta più recente. Da poco ha completato un corso di alpinismo, poi l’incontro con Andrea all’inizio dell’estate e l’idea di scalare qualcosa assieme. A partire dal Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa. “So che volevano salire già a fine giugno, ma allora avevano rinunciato per le cattive condizioni meteo. Andrea ha un’esperienza incredibile, è un collezionista di vette ma non ha mai rischiato nulla, si è sempre piegato alla volontà della montagna”.
Come possono salvarsi
Gli alpinisti dispersi rischiano di morire congelati, ma la speranza è che i due italiani siano riusciti a ripararsi dal gelo e dalla bufera, scavando una profonda buca nella neve o calandosi in un crepaccio. Il rifugio più vicino è Capanna Vallot, a 4.362 metri. I loro telefoni risultano spenti.