Flavio Briatore apre una pizzeria a Napoli ma finisce male: è bufera

Apriremo alla fine della stagione estiva“.  Così Flavio Briatore annuncia l’apertura del suo Crazy Pizza a Napoli. Anche nella capitale mondiale della Margherita dovrebbe arrivare la discussissima pizza a (minimo) 17 euro. L’imprenditore è tornato sull’argomento difendendo la scelta di prezzo, ma intanto i social non sembrano pensarla come lui e scatta la bufera.

Flavio Briatore apre una pizzeria a Napoli

“Napoli è famosa in tutto il mondo per la sua cultura e il suo patrimonio culinario e crediamo che la nostra formula di fine dining diversa e unica possa essere un’aggiunta stimolante al panorama gastronomico locale“, dice al Corriere della Sera, Flavio Briatore. L’obiettivo di Crazy Pizza, insomma, sembra essere quello di offrire una esperienza esclusiva e originale diversa da ciò a cui si è abituati nella patria della pizza, puntando ad un target di clienti superiore interessanti ad una esperienza che vada oltre alla semplice pizzeria. Ritorna, ovviamente, la pizza dello scandalo leggerissima, con poco lievito, a detta di Briatore “molto diversa” da quella napoletana. Una ricetta che, negli scorsi mesi, ha alimentato infinite, anche con i più famosi pizzaioli della città, come Gino Sorbillo.

Flavio Briatore,la sfida è aperta

Briatore invita uno degli storici concorrenti, uno dei re della pizza napoletana Gino Sorbillo, nel suo locale: Con Sorbillo c’è un rapporto cordiale da anni, ci vedremo sicuramente a Napoli, lo aspetto da noi”. La risposta arriva immediatamente, proprio dal pizzaiolo: “Mi auguro che Flavio, per il suo coraggio e per i costi sostenuti, riesca a trovare una fetta di clientela. Io sono contento se gli imprenditori investono sulla città. Se Starbucks ha aperto le sue caffetterie e Briatore le sue pizzerie, sono tutti progetti ambiziosi che fanno bene alla città e invitano altri ad investire su Napoli. Altre forme di pizza non hanno attecchito a Napoli, la napoletana invece ha avuto e continua ad avere un successo enorme anche lontano da qui”.

La pizza a 17 euro

Parlando con il Corriere, l’industrioso Flavio Briatore assicura che entro la fine della stagione estiva “Crazy Pizza” sbarcherà anche a Napoli. Notizia divisiva, date le enormi polemiche sui prezzi delle sue pizze, pietanza tra l’altro inventata dal popolo napoletano. Andare a insegnare ai partenopei come si fa (e quanto si paga) una pizza, rischia di trasformarsi in un pericolosissimo boomerang. Ma Briatore non sembra turbato. “17 euro, niente di esagerato. E non lo dico per provocazione, ma perché sono convinto che il prezzo di 17 euro per gustare una buona pizza in un locale di lusso, serviti da personale qualificato, con dj set e divertimento sia assolutamente coretto, afferma.

I prezzi, secondo quanto annunciato, saranno coerenti con l’offerta proposta a Milano con una margherita base venduta a 17 euro. Pizza più costosa del menù, invece, è la Pata Negra Joselito iberico, fatta con un ricercato prosciutto spagnolo, a 65 euro, definita dallo stesso Briatore come la  “specialità più esclusiva”

È bufera sul web

Ti aspettano a braccia aperte per spiegarti che la qualità è ben diversa dal lusso,- dice un utente Facebook.-La pizza è da sempre un pasto completo a costi ridotti perché socialmente utile…Nella qualità del prodotto unico al mondo risiede la vera forza. Vedremo quanti clienti sceglieranno il lusso e quanti la bontà al giusto“.

Personalmente la pizza di lusso se la può tenere!, tuona un altro utente, “la pizza è buona e bella ‘povera’, mangiata doppia sulle scalinate delle città. Cibo da strada bello, buono e divertente. E c’è anche chi chiude la diatriba con battute da bar, tipo “La porto da casa“, oppure Mangiala tu! E buon appetito. Come spesso accade sui social non sono proprio tutti d’accord, con quest’operazione extra-lusso di Flavio Briatore. Per molti, certe cose appartengono al popolo. La pizza è una di queste.

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