FILIPPO PAPPARLARDI, LA NOTIZIA SUL PAPÀ DI CICCIO E TORE, I DUE FRATELLI DI GRAVINA DI PUGLIA

I giornali ogni giorno ci raccontano quello che succede nel mondo. A volte, come si sa, i drammi possono anche avvenire a causa di eventi naturali avversi: su ogni fatto di cronaca comunque vengono aperte delle indagini che le autorità mettono in campo per arrivare a stabilire l’esatta verità degli episodi.

La storia di Ciccio e Tore, morti nella «casa delle cento stanze» - Leccenews24

Sicuramente in Italia un caso che ha fatto molto rumore negli scorsi anni è quello di Ciccio e Tore, i due fratellini di Gravina di Puglia ritrovati cadavere il 25 febbraio 2008 in un pozzo di un casolare situato nel centro storico di Gravina. Si trattò di un episodio che sconvolse l’Italia intera.

I corpi dei due bimbi vennero trovati praticamente mummificati dai Vigili del Fuoco, che si calarono all’interno del pozzo. Una storia assurda, sulla quale gravano ancora molti dubbi e ombre, che oggi però torna far parlare e discutere la pubblica opinione. Ci sarebbero infatti delle novità sul caso.

Ciccio e Tore, appello del padre a 15 anni dalla morte: «Riaprire le indagini»

Secondo quanto riferisce la stampa nazionale, Filippo Pappalardi, padre dei due bambini, a distanza di 16 anni dalla tragedia ha chiesto la riapertura delle indagini sulla morte dei suoi figli. Lo ha chiesto in diretta nazionale alla trasmissione “Storie Italiane”, condotta su Rai 1 da Eleonora Daniele.

L’uomo ha chiesto a chiunque sappi qualcosa di parlare, e dire finalmente la verità, questo in modo da chiudere un caso che ormai da 16 anni a questa parte sta sconvolgendo l’esistenza di una famiglia intera, e che ha avuto un grosso impatto sulla comunità di Gravina di Puglia.

“In qualità di genitore voglio la verità su cosa è successo quella sera ai miei figli perché non si può vivere tutto questo tempo senza sapere nulla” – così ha detto Filippo parlando alla trasmissione televisiva. L’uomo ha trascorso anche un difficile momento personale.

Fu, in un primo momento, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Le accuse nei confronti di Pappalardi si rivelarono poi infondate e il papà di Ciccio e Tore per questo ha avuto un risarcimento di 65mila euro per ingiusta detenzione.

L’uomo restò in carcere per circa tre mesi“Siamo alla ricerca di qualcuno che parli e che sa cosa sia successo quella sera ai fratellini di Gravina. È passato del tempo e dal punto di vista giudiziario i bambini che erano con loro non rischiano nulla, all’epoca non erano neanche imputabili in quanto minori di 14 anni. Tutti i reati sono prescritti, ma abbiamo sete di verità” – queste le parole di Maria Gurrado, legale di Filippo Pappalardi.

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