RAI IN LUTTO, L’ITALIA PIANGE LA SUA SCOMPARSA: È MORTO POCO FA

Nel mondo accadono ogni giorno fatti più o meno eclatanti, alcuni dei quali colpiscono in particolar modo l’opinione pubblica.

Spesso si tratta ad esempio di decessi dovuti a malori improvvisi, una circostanza quest’ultima che in questo periodo sta interessando in particolar modo il nostro Paese, dove molte persone stanno perdendo la vita tutto ad un tratto.

Ma poi ci sono anche altri fatti di cronaca molto gravi, come ad esempio incidenti stradali o omicidi.

Quando un episodio del genere accade ad un vip le persone vanno in ansia, anche perchè queste persone sono molto seguite dalla pubblica opinione.

Si pensi ad esempio a tutti quei vip che in questi mesi hanno annunciato di avere dei mali per i quali si stanno sottoponendo a tutt’oggi a delle cure specifiche. E in queste ore un’altra tragica notizia ha sconvolto il nostro Paese.

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale è venuto a mancare il regista di Giochi Senza Frontiere, Luigi Turolla.

L’uomo aveva 90 anni ed è stata una delle personalità di spicco della televisione italiana, per la Rai aveva curato anche le edizioni di “Orizzonti della scienza e della tecnica” e “Cordialmente”.

Turolla è stato anche un importante documentarista. Tra i suoi documentari più noti figura “Continente di ghiaccio”, lungometraggio realizzato dall’Istituto Luce in Antartide nel 1975. Il regista nacque il 9 luglio 1932 a Milano, la sua carriere come documentarista iniziò negli anni Cinquanta.

Da ricordare la grande amicizia che ha legato Turolla a Claudio Lippi il quale condusse diverse edizioni di Giochi Senza Frontiere proprio quanto Turolla era regista del programma.

Nel 1963 Turolla diresse il suo unico lungometraggio a soggetto, “La mano sul fucile”, e questo narrava una storia di giovani sullo sfondo della guerra e della Resistenza con risvolti psicologici e morali. Rimase tuttavia un episodio isolato, perchè Turolla poi tornò a dedicarsi alla documentaristica.

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