ISABELLA NOVENTA, RITROVATO UN CADAVERE: ECCO A CHI PUÒ APPARTENERE

Ieri pomeriggio, 4 aprile 2022, dalle acque del fiume Po in Veneto, sarebbe stato rinvenuto un borsone dal contenuto macabro. Il ritrovamento sarebbe stato segnalato da un operaio che avrebbe notato ai margini del fiume, nella zona di Santa Maria Maddalena di Occhiobello, questo borsone molto sospetto.

Avvertiti subito i carabinieri, questi ultimi, sconvolti alla vista dei resti umani presenti nella sacca, sono subito intervenuti insieme alla polizia scientifica a recintare la zona. Ora sono in corso tutte le indagini del caso per cercare di capire a chi possano appartenere questi resti e, in particolare, sarebbero due le ipotesi paventate. Si pensa soprattutto ad Isabella Roventa, la donna drammaticamente uccisa nel padovano nel 2016. Ecco cosa è emerso dai primi rilievi effettuati dalla polizia scientifica giunta da Venezia.

COSA È EMERSO

Non sono state rilasciate ancora informazioni ufficiali ma, l’ipotesi più accreditata, è che possa trattarsi della vittima di un omicidio. Purtroppo, la lunga permanenza in acqua del borsone, ha comportato un notevole deterioramento della salma che, proprio in queste ore, è già a disposizione degli inquirenti per tutti gli esami che saranno disposti.

Tra le ipotesi più plausibili circa l’identità del cadavere, le uniche donne scomparse in Veneto sarebbero Isabella Noventa e Samira El Attar, uccise entrambe qualche anno fa rispettivamente dall’ex fidanzato e dall’ex marito. In entrambi i casi, non essendo state ritrovate le salme, gli inquirenti avevano concluso che probabilmente gli assassini si sarebbero disfatti dei corpi gettandoli in acqua.

Ora, effettivamente, proprio dalle acque padonavane del Po’, spunta un cadavere che è probabile possa appartenere almeno ad una delle due donne trucidate. Infatti, secondo quanto trapela dai primi accertamenti, si ritiene quantomeno che la salma sia di sesso femminile. Non resta che attendere l’esito degli ulteriori esami che saranno disposti dal pm Andrea Bigiarini, della procura rodigina.

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