“Vergogna!”. Adottano un bimbo autistico e dopo qualche tempo lo ‘restituiscono’: “Non eravamo pronti”. Per la celebre coppia una valanga di critiche

È bufera contro una coppia di genitori adottivi che in America hanno “reso” un bambino come fosse un oggetto difettato senza garanzia. “Lo avete usato solo per le visualizzazioni, dovreste vergognarvi”. Questa è la principale accusa rivolta a una coppia di youtuber americani molto noti che proprio con i follower aveva condiviso la scelta di adottare un bambino affetto da autismo.

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Solo quattro anni, cinese, il piccolo Huxley era arrivato a casa di Myka Stauffer e del marito James due anni fa. Ogni sua azione veniva mostrata sui social dai genitori, mentre le visualizzazioni crescevano, così come le sponsorizzazioni pubblicitarie. Ora il bambino è tornato in Cina, affidato a un’altra famiglia e a un’altra mamma. La coppia da 700mila iscritti ha provato a giustificarsi con un video: “Non eravamo pronti. Aveva molte esigenze di cui non eravamo a conoscenza”. (Continua a leggere dopo la foto)

E continua: “Abbiamo cercato di soddisfare i suoi bisogni e aiutarlo il più possibile. Non c’è stato un minuto in cui non abbiamo cercato di fare il nostro meglio. Gli ultimi due mesi sono stati la cosa più difficile che avremmo mai immaginato”. “Mi sento un fallimento come mamma”, è stato lo sfogo di Myka, madre di altri quattro figli biologici. (Continua a leggere dopo la foto)

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Ancora: “Non abbiamo adottato Huxley solo per mostrarlo pubblicamente. Mostravamo il 5% della nostra vita con lui, le restanti lotte rimanevano private. Molti professionisti ci hanno detto che aveva bisogno di aiuto. La nuova mamma ha una formazione medica professionale e una casa attrezzata a dovere. Speriamo che se ne prenda cura come il piccolo merita”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Naturalmente le critiche non si sono esaurite con il video della donna. Una storia che ci ricorda ancora una volta che essere genitori è un mestiere complesso, che c’è bisogno di amore incondizionato e tanta pazienza. Non è una cosa che si può fare imbastendola magari annunciandolo su YouTube: è una cosa che deve venire dal cuore. Lo avranno capito adesso questi due?

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